Alle 10 di domenica 19 settembre il sangue di San Gennaro si è sciolto tra le mani dell'arcivescovo di Napoli. Grande gioia per i napoletani
La festa per San Gennaro è iniziata sabato pomeriggio, con i primi vespri, per ingraziarsi il Santo Patrono. Subito dopo l’accensione della lampada votiva posta accanto alla reliquia. Ma la vera cerimonia è quella della mattina, domenica 19 settembre il giorno del patrono di Napoli.
In duomo a causa della pandemia erano ammessi solo 450 fedeli che aspettavano di entrare fin dalle prime ore del mattino. Chi non è potuto entrare si è accomodoato sul sagrato davanti a due maxi-schermi, per il bello della diretta e in streaming, collegati in mondovisione, tra cui Little Italy di New York.
La cassaforte che contiene il reliquiario con le ampolle del sangue è stata aperta dall’Arcivescovo Domenico Battaglia e dal Sindaco Luigi De Magistris alle nove. Il sangue è raggrumato ma alle 10,01 si scioglie. Grande gioia per i napoletani, reduci dalla delusione del 16 dicembre 2020 quando il miracolo non era avvenuto. Solenne celebrazione Eucaristica. Dopo il rituale dello sventolio del fazzoletto bianco da parte di un rappresentante di una delle “famiglie di Seggio” si dà l’annuncio ai presenti.
La cerimonia si è conclusa con la benedizione. Poi l’Arcivescovo esce dalla cattedrale per mostrare ai fedeli le ampolle con il sangue sciolto. Il popolo è esploso in grida di euforia e applausi perchè San Gennaro chiamato dal popolo anche “faccia gialla” ha fatto il miracolo.
Dopo l’esposizione ai fedeli l’ampolla del sangue è stata affidata ad un Canonico per la venerazione del popolo fino alle 12.30. Dalle 17 alle 18, 30 vi sono state altre celebrazioni e preghiere di ringraziamento. Infine brindisi conclusivo con vino rosso che sta a simboleggiare il sangue del martire, nella vicina via di San Gregorio Armeno, la strada dei presepi.