• 29 Novembre 2024
  • SPORT

Nainggolan, il ritorno a Cagliari per dimostrarsi vero guerriero

In molti nella scorsa stagione avrebbero scommesso sulle prestazioni di Radja Nainggolan, approdato esattamente un anno fa all’Inter e nominato a detta di esperti e tifosi come l’acquisto nerazzurro più importante dell’estate 2018. Approdato nel club di Viale della Liberazione grazie alla forte volontà dell’ex allenatore Luciano Spalletti, che aveva avuto modo di lavorare con lui alla Roma per un anno e mezzo, e che avrebbe voluto farlo diventare uno dei punti cardine del centrocampo interista.

Pagato ai giallorossi 38 milioni di euro, era stato presentato al pubblico con un video emozionale, creato ad hoc per l’occasione, nel quale si era voluto mettere in risalto il soprannome che da sempre caratterizza questo atleta, il “ninja“: termine che descrive le caratteristiche di grande guerriero che da sempre contraddistinguono il calciatore belga e che ha un’assonanza con il suo nome di battesimo Radja.

Il video di presentazione di Radja Nainggolan (Inter)

Purtroppo le aspettative con le quali era approdato nel club del presidente Steven Zhang non sono state mantenute, complice qualche infortunio nella prima parte della stagione, un paio di esclusioni inflitte da allenatore e società per motivi disciplinari, legati probabilmente allo stile i vita non perfetto del belga fuori dal campo, e alcune prestazioni decisamente non all’altezza della classe del calciatore, ne hanno definitivamente compromesso il proseguo di carriera all’Inter.

E con l’arrivo del nuovo allenatore Antonio Conte, di comune accordo con società e dirigenti, si è scelto di comunicare allo stesso centrocampista e all’opinione pubblica che non avrebbe più fatto parte del progetto tecnico in questa stagione. E come se non bastasse l’11 luglio Claudia Lai, moglie di Nainggolan, ha comunicato attraverso il proprio profilo Instagram di essere affetta da un tumore. Notizia già appresa un mese prima e che avrà segnato profondamente la famiglia.

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A questo punto Nainggolan si ritrova a dover prendere una decisione da vero combattente, lo deve a se stesso e sopratutto alla sua famiglia. Sa che all’Inter non ci sarà spazio al momento per lui, tuttavia continua ad allenarsi senza scatenare alcuna polemica, a differenza di un’altro illustre compagno anche lui escluso dal progetto Conte (ogni riferimento a Mauro Icardi è puramente casuale). Con l’aiuto del manager Alessandro Beltrami cerca sottotraccia la giusta opportunità che gli permetta una vera e propria “rinascita“.

Dopo sondaggi e interessamenti di diverse squadre, tra cui alcune che avrebbero potuto garantiti un ingaggio importante, Radja fa una scelta di cuore: sceglie il Cagliari, società nella quale ha militato per 5 stagioni (in verità sarebbero tre per intero e due per metà) e che lo ha di fatto consacrato al calcio che conta. Il belga di origine indonesiana è atteso oggi a Cagliari, prenderà parte sin da subito agli allenamenti, mentre visite mediche e firma sul contratto sono previsti per lunedì.

Nel dettaglio andrà per un anno in prestito secco gratuito ai rossoblu, continuando a percepire un ingaggio di 4,5 milioni annui, somma dal quale verrà esclusa la mensilità di luglio e una parte di quello di agosto, queste ultime pagate dall’Inter.

Intercettato da alcuni giornalisti della Gazzetta dello Sport all’uscita di un noto ristorante milanese ha dichiarato: “Ho fatto una scelta un po’ forzata e ora cercherò di fare bene. In questo momento ho altre priorità ed è stato facile scegliere Cagliari. Mi metterò in gioco per cercare di dimostrare che hanno sbagliato. Questo è quello che devo fare“.

nainggolan Cagliari
Il post su Instagram pubblicato dal procuratore di Nainggolan Alessandro Beltrami (Instagram beltramix73)

A questo punto la palla è in mano a Radja, a tutti gli effetti padrone unico del suo destino. Cagliari può rappresentare l’ambiente giusto per riprendere in mano la sua carriera, fondamentale sarà saperla conciliare nella maniera più intelligente con la vita personale. Da domani al “Ninja” spetterà fare un grande salto di qualità: non si intende all’interno del rettangolo di gioco, ma a livello di maturità. Scegliere di ritornare in Sardegna è già di per sé un importante segnale della volontà di cambiare.

L’augurio di tutti i veri appassionati di calcio è quello di tornare a rivedere il guerriero combattere in campo come un tempo e soprattutto che possa riuscire a superare gli ostacoli della vita insieme alla sua famiglia.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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