• 24 Dicembre 2024
  • ECONOMIA

Multa milionaria a Bnl confermata dal Tar

ROMA. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Bnl nei confronti dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e dell’Associazione Codici in merito alla sanzione da 4 milioni di euro inflitta dall’Antitrust per pratica commerciale aggressiva. Secondo l’Agcm, la Bnl “ha adottato una strategia volta ad indurre i clienti a sottoscrivere l’autorizzazione preventiva all’addebito in conto corrente degli interessi debitori, benché questa rappresentasse solo una tra le opzioni possibili“. La vicenda è legata all’entrata in vigore del nuovo Testo Unico Bancario.

Il Segretario Nazionale di Codici, Ivano Giacomelli, sulla vicenda ha dichiarato: “Ai consumatori venivano inviati moduli precompilati per l’autorizzazione all’addebito in conto corrente, dei quali, in caso di mancata restituzione, veniva in seguito sollecitato l’invio, mentre nella home page dei clienti che utilizzavano l’internet banking venivano creati pop-up per indirizzarli a sottoscrivere l’autorizzazione all’addebito in conto corrente. Non solo. I moduli personalizzati e precompilati venivano inviati ai consumatori, in una prima comunicazione, in allegato ad un’informativa più ampia e senza che fosse menzionata la possibilità di scegliere una modalità di pagamento degli interessi debitori diversa. Per escludere in via definitiva l’opzione di addebito, il correntista doveva recarsi in filiale. Nella seconda comunicazione, invece, la banca prospettava una scelta tra ‘addebito sul conto corrente’ e ‘modalità alternative’, ponendo le due opzioni su un piano di non equivalenza. In sostanza, in un quadro normativo che consentiva varie modalità di pagamento degli interessi debitori, la Bnl ha prospettato ai clienti, in maniera suggestiva e reiterata, la scelta dell’autorizzazione all’addebito in conto corrente come quella preferibile. Il Tar ha dato ragione all’Antitrust ed alla nostra Associazione – conclude Giacomelli – riconoscendo la scorrettezza della pratica adottata dalla Bnl nei confronti dei consumatori”.

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