Per la nuotatrice di Pavia Monica Boggioni è arrivata la seconda medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Le ha conquistate in meno di 12 ore grazie alle incredibili rimonte di cui è stata capace: prima nei 200 e poi nei 100 metri stile libero, categoria S5.
Durante la prima competizione si è classificata dopo Tully Kearney, argento, e Li Zhang, oro. Le stesse tre ragazze sono salite sul podio per i 100 metri freestyle, ma questa volta l’americana ha superato l’avversaria cinese, portando a casa anche il record paraolimpico (1:14:39). L’azzurra ha conquistato il terzo posto con un tempo di 1’22”43.
Sul sito personale della 22enne di Pavia si legge la seguente frase:
“Dare il meglio in gara è una sorta di magia”.
Ed è proprio ciò che ha fatto vivere oggi, per ben due volte, a coloro che l’hanno vista competere tra le vasche dell’Aquatic Center di Tokyo. Alle 4.00 e alle 10.00, orario italiano, in occasione delle gare dei 200 e 100 mt, è riuscita a compiere due scatti di velocità che l’hanno portata a fare il bis sul podio.
Per i 100 metri l’atleta azzurra ha dichiarato come questa fosse, per lei, la “gara dei sogni”. Sì, ma ad occhi aperti. La nuotatrice azzurra ha infatti dato prova di grande lucidità mentale e concentrazione che le hanno permesso di dare il meglio di sé.
Per la 22enne le sfide sono iniziate fin dall’inizio della sua vita.Una sofferenza cerebrale l’ha portata ad avere una diplegia spastica agli arti inferiori: l’aggravarsi della malattia ha avuto poi, come conseguenza, una distonia alla medesima area del corpo.
I medici le hanno consigliato di avvicinarsi al nuoto perché potesse migliorare le sue condizioni fisiche. Ecco come la Boggioni ha scoperto il suo elemento e ha iniziato a desiderare di poter gareggiare. Così, si è avvicinata all’agonismo nel 2013 grazie al progetto “Nuota con noi”; nel 2017 è entrata in Nazionale. Da allora ha portato a casa una serie di successi e record di livello europeo e mondiale.
La giovane nuotatrice non si è mai arresa nello sport, così come nella vita. Il suo unico obiettivo è sempre stato il voler migliorare se stessa e gli altri.
Ecco perché ha deciso di iscriversi anche all’Università di Pavia in Biotecnologie. Il suo sogno è specializzarsi nella genetica medica e riuscire così a studiare la cura per tutte le patologie ad oggi ancora semisconosciute.
La Boggioni è un esempio di carisma e volontà che tutti dovrebbero seguire. Come le stessa ha riportato sul suo sito:
“[…] nella vita non conta sopravvivere, conta vivere”.