Sembra essere arrivata a conclusione la vicenda giudiziaria legata al sistema criminale del ‘Mondo di mezzo‘, conosciuto anche col nome di Mafia Capitale: ieri la Cassazione ha confermato le condanne a 10 anni di reclusione per l’ex Nar Massimo Carminati e a 12 anni e 10 mesi per Salvatore Buzzi, ex ras delle cooperative.
Dopo la sentenza, ieri sera, i Carabinieri del Ros hanno arrestato Salvatore Buzz: dovrà espiare la pena residua di 7 anni e 3 mesi. Buzzi, che ha scontato un lungo periodo di carcerazione col regime del 41bis, attualmente si trovava a Lamezia Terme ospite della cooperativa sociale “Malgrado tutto“, dove era arrivato da qualche giorno. L’ex ras delle cooperative é stato portato nel carcere di Catanzaro. Per Carminati potrebbe invece aprirsi la possibilità di usufruire delle misure alternative.
Oltre a Carminati e Buzzi, hanno fatto reclamo alla Cassazione altri sei imputati, ma solo per motivi ‘minori’ inerenti le pene accessorie e la libertà vigilata. È stata eliminata dalla Cassazione la misura cautelare della libertà vigilata nei confronti degli imputati Carlo Pucci, Fabrizio Testa, Claudio Caldarelli e per Alessandra Garrone, moglie di Buzzi. Mentre gli ermellini hanno accolto il ricorso della difesa di Franco Panzironi, unico imputato per il quale verrà celebrato l’appello ter.
Nel 2019 la Cassazione aveva cancellato le accuse di associazione mafiosa, derubricando l’intera vicenda ad associazione a delinquere semplice, pur riconoscendo la gravità dei fatti e i tentacoli che avvinghiavano ogni appalto. Così si è celebrato l’appello bis, con riduzione delle pene di primo grado – emesse nel settembre 2018 – che erano state pari a 14 anni e mezzo per l’ex Nar, e a 18 anni e 4 mesi per Buzzi.