L'appartamento allestito a laboratorio per la lavorazione delle sostanze stupefacenti era situato in viale Umbria. Arrestato un albanese e denunciato un altro connazionale
Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato in flagranza di reato un 30enne, di origine albanese, trovato con un chilo di eroina e un etto di hashish, hanno sequestrato 80 chili di sostanza da taglio utilizzata per la preparazione dell’eroina e denunciato un altro un suo connazionale.
L’operazione è stata condotta dalla Sezione criminalità straniera della Squadra Mobile: gli agenti da alcuni giorni monitoravano un appartamento in zona Mecenate, avevano ricevuto diverse segnalazioni riguardo due albanesi che, probabilmente, spacciavano eroina. Ne hanno controllato i movimenti scoprendo che, in un monolocale di viale Umbria, i due avevano allestito un laboratorio in cui si lavorava l’eroina.
Hanno controllato uno dei due e nel monolocale i poliziotti hanno trovato l’occorrente per la lavorazione della droga: tre macchine per sottovuoto, sette crick idraulici a bottiglia, frullatori, pesi da pressa, bilancini di precisione e sette sacchi di colore nero, con circa 80 chili di sostanza da taglio, (paracetamolo) e 4.500 euro. L’uomo è stato denunciato.
Contemporaneamente, un altro equipaggio della Squadra Mobile ha controllato e perquisito l’altro albanese, anch’egli di 30 anni, in via Rogoredo. È stato arrestato in flagranza per la detenzione di un etto di hashish nascosto in un mobile della camera da letto e di un chilo di eroina, nascosto in un’auto parcheggiata vicino alla sua abitazione. Sequestrati anche 11.500 euro, nascosti nel comò della camera da letto.