Il vichingo svedese torna dopo sette anni e mezzo a Milano, nel club che definisce “casa mia“. Per Zlatan Ibrahimovic sta per cominciare una nuova avventura al Milan, l’ultimo club italiano in cui aveva militato e dal quale si era dovuto separare a malincuore: il suo “sacrificio” era servita all’allora dirigenza rossonera, capitanata dall’ex presidente Silvio Berlusconi e dall’ex amministratore delegato Adriano Galliani, per cercare di risanare i debiti del club. Una vendita che aveva fruttato la spaventosa cifra di 21 milioni di euro, somma che paragonata alle cifre sborsate oggi per giocatori mediocri fa raggelare il sangue nelle vene.
Zlatan è atterrato con un volo privato a Linate alle 11:30 circa, proveniente dalla Svezia dove ha trascorso le vacanze con la famiglia. Le prime immagini dello sbarco mostrano il campione svedese scendere le scale dell’aereo e salutare la delegazione rossonera presente in pista per dagli il benvenuto, tra cui spicca il chief football officer Zvonimir Boban. Particolare non trascurabile è il fatto che Ibra nonostante il freddo si presenti a dirigenza, tifosi e giornalisti indossando semplicemente una tuta, quasi a voler dimostrare che nonostante i 38 anni il giocatore è pronto ad affrontare questa sfida con vigore e tenacia, che unite alla classe cristallina e l’innegabile fiuto per il gol rappresentano le caratteristiche principali che ne hanno contraddistinto la lunga carriera.
Centinaia i tifosi entusiasti che lo hanno atteso all’uscita dall’aeroporto, non a caso l’auto con la quale ha lasciato l’aeroporto ha fatto fatica a passare in mezzo alla folla per dirigersi alla clinica “La Madonnina“. Dopo le visite mediche di rito, come da copione avranno inizio i test d’idoneità fisica. Secondo le prime indiscrezioni avrebbe scelto la maglia numero 21, ma potrebbe cambiare decisione nel caso in cui si liberasse la 11 di Borini, che è al centro di una trattativa di mercato con il Genoa.
L’evento clou dell’Ibra-day avrà luogo nella sede milanista per la firma del contratto di 6 mesi con opzione di rinnovo per un ulteriore anno. Secondo quanto emerso dalle prime indiscrezioni il gigante svedese percepirà fino al prossimo giugno un’ingaggio di 3,5 milioni di euro, più altri 500mila di bonus in caso di qualificazione alle coppe. Nel caso in cui in questa seconda parte di campionato raggiunga alcuni obiettivi prefissati, come ad esempio numero di presenze in campo e gol realizzati, scatterà in automatico il rinnovo fino a giugno 2021, con uno stipendio di 6 milioni più bonus.
La speranza della dirigenza rossonera è che il nuovo innesto possa rigenerare una squadra giovane dal grande potenziale inespresso. L’anno scorso l’acquisto del centravanti Kristof Piatek dal Genoa aveva sortito nell’immediato effetti positivi, mentre in questa stagione sembra che le polveri del “pistolero” siano diventate bagnate e quindi prive di ogni efficacia. A Zlatan il compito di scuotere compagni come Piatek con le buone e con le cattive, in maniera tale da diventare il punto di riferimento di una squadra senza leader e rappresentare l’esempio al quale ispirarsi.
“Sono molto contento e molto emozionato. Ho sempre detto che questa è casa mia, finalmente sono qua, sono stato in altre squadre però sono tornato e questo è l’importante“. Queste le prima parole di Ibrahimovic ai microfoni di Milan Tv. “Un messaggio per i tifosi? Finalmente sono qua, aspettatemi a San Siro per farlo saltare come prima“.
Domani mattina alle 10 avrà luogo la presentazione ufficiale a Casa Milan, mentre nel pomeriggio si trasferirà a Milanello per conoscere il tecnico Stefano Pioli e i nuovi compagni di squadra. C’è chi scommette che in vista del prossimo match di campionato, previsto lunedì 6 gennaio a in casa contro la Sampdoria, l’attaccante farà di tutto per mettere in seria difficoltà il mister e convincerlo a schierarlo in campo almeno per uno spezzone di partita. Allo stato attuale la data più probabile per il suo esordio potrebbe essere mercoledì 15 gennaio, nella partita di Coppa Italia contro la Spal.
L’unica certezza è che lunedì Zlatan sarà presente a San Siro, se in veste di giocatore o semplice spettatore sarà il tempo a stabilirlo (e sopratutto Pioli).
Carlo Saccomando