La rotta migratoria più percorsa è stata quella del Mediterraneo centrale: sono arrivati 65.362 clandestini, quasi un terzo del totale
Nel 2021 il numero totale dei migranti sbarcati illegalmente in Ue è stato di poco inferiore alle 200mila unità, il numero più alto registrato dal 2017. Lo ha annunciato Frontex, che ha nel report ha sottolineato come rispetto allo scorso anno il fenomeno sia aumentato del 57%, ovvero quando le restrizioni legate alla diffusione del Covid si sono allentate. Un dato confermato dal 36% di aumento registrato invece nel 2019, quando le misure restrittive erano molto più dure, impedendo di fatto l’aumento della pressione migratoria.
Tra i fattori scatenanti del sostanziale aumento tra 2019 e 2020 viene evidenziata la situazione della Bielorussia: secondo l’Ue il maggiore afflusso dei migranti dal Medio Oriente è stata un’operazione orchestrata dal governo di Minsk guidato dal premier Alexader Lukashenko.
Frontex ha segnalato che nell’anno passato i migranti più numerosi sono stati quelli siriani, seguiti da tunisini, marocchini, algerini e afghani. Per quanto riguarda il genere le donne rappresentano solo un decimo dei clandestini giunti sulle coste europee, in netto calo rispetto al 2019. Mentre rimane invariata la percentuale di minori, così come quella di minori non accompagnati.
Quella del Mediterraneo centrale si è confermata la rotta migratoria più utilizzata verso l’Europa nel 2021, rappresentando un terzo di tutti gli attraversamenti illegali delle frontiere segnalati: 65.362 migranti, con un aumento pari al 83%. Il maggior numero di arrivi per questa rotta provengono dalle coste libiche, tunisine e turche, mentre i migranti provengono per la maggior parte dalla Tunisia. Si registra inoltre un grande incremento degli egiziani, aumentati di 7 volte rispetto al 2020.
Anche la rotta dei Balcani occidentali ha visto un grande incremento di attraversamenti illegali delle frontiere, del 124% rispetto al 2020. Un trend in aumento fino a settembre e leggermente diminuito nei mesi successivi.
Tuttavia, mentre le rilevazioni continuano a diminuire in Grecia, Cipro ha registrato un aumento significativo del flusso migratorio rispetto agli anni precedenti. Le rilevazioni a Cipro (circa 10 400 in totale nel 2021, più del doppio (123%) nello stesso periodo del 2020) sono aumentate notevolmente nell’ultimo trimestre del 2021, a causa di una quota più elevata di africani tra i migranti individuati.
Mentre nella rotta dell’Africa occidentale il numero rilevamenti è stato sostanzialmente invariato rispetto al 2020 con circa 22.500 migranti. La principale nazionalità registrata è stata quella marocchina, seguita da varie nazioni dell’Africa occidentale.
Infine alle frontiere terrestri orientali sono stati rilevati circa 8.000 attraversamenti illegali delle frontiere nel 2021, con un aumento di oltre dieci volte rispetto al 2020. Frontex ha spiegato che questi dati dimostrano “un’intensa pressione con continui tentativi di attraversamento delle frontiere, che sono stati rilevati nel contesto dello stato di emergenza dichiarato in tutti e tre gli Stati membri dell’UE confinanti con la Bielorussia”, ovvero Polonia, Lituania e Lettonia. In questo senso va evidenziato che la pressione migratoria , che ha raggiunto il picco nella seconda metà dell’anno, si è prima concentrata sul confine lituano e poi si è spostata sui confini polacco e lettone.