• 4 Novembre 2024
  • DAL MONDO

Metsola a Zelensky: “Coraggio e forza”. Notte di missili su Kiev e Odessa

Il blitz della Presidente del Parlamento europeo a Kiev. I Russi si ritirano dall'aeroporto di Hostomel, vicino alla capitale

Roberto Metsola ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. “Coraggio, forza, determinazione“, ha scritto la presidente dell’europarlamento, che è intervenuta alla camera ucraina.

Metsola al parlamento ucraino: “Difendete libertà e democrazia”

L’Ucraina ha mostrato al mondo come difendere la libertà e la democrazia, la nostra umanità condivisa e i nostri valori comuni“, le parole di Metsola davanti al parlamento di Kiev. Un blitz, quello della numero uno del Parlamento europeo, che ha suscitato speranza e emozione anche in Italia. “L’Unione europea c’è“, ha twittato il segretario del Partito democratico Enrico Letta.

La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola parla al Parlamento Ucraino

Bombardamenti notturni

In Ucraina è stata una notte di allarmi aerei. Al raid aereo a Belgorod, in territorio russo, su un deposito petrolifero, che l’Ucraina ha smentito di aver effettuato, la risposta di Mosca è stata il lancio di missili. Ne sono piovuti un po’ dappertutto, in particolare nella capitale, a Odessa, Kharkiv, Sumy, anche Leopoli.

I russi si ritirano dall’aeroporto di Hostomel

L’esercito ucraino sta reagendo. Nel suo aggiornamento quotidiano, il ministero della difesa britannico parla di un avanzamento continuo delle forze ucraine contro quelle russe in ritirata da Kiev. “Le forze russe si sono ritirate dall’aeroporto di Hostomel, luogo di combattimenti fin dal primo giorno del conflitto“.

Nyt: “Gli Stati Uniti forniranno carri armati all’Ucraina”

Il pantano in cui la Russia sembra essere finita e i contrattacchi ucraini, compreso quello non rivendicato a Belgorod, potrebbero indurre Washington a fornire mezzi corazzati a Kiev. Lo scrive in New York Times, che cita un funzionario del Dipartimento della difesa. Il Pentagono studierebbe l’invio di carri armati di fabbricazione russa nella zona del Donbass. E’ una delle richieste, più volte ripetute, del presidente Zelensky.

Zelensky: “Accetteremo solo la vittoria”

Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato“, ha detto il presidente ucraino in una intervista. Zelensky ha parlato di vittoria anche nel suo ormai quasi quotidiano messaggio video notturno. In esso c’è anche un riferimento ai “soldati bambini” russi, quei militari nemmeno ventenni, morti in Ucraina, dopo essere stati mandati al fronte male informati e male addestrati.

La Cina: “Non aggiriamo le sanzioni”

Ieri il vertice Ue-Cina in video conferenza, a cui ha partecipato lo stesso presidente Xi. Dai colloqui ufficiali non sono emersi passi avanti verso la pace in Ucraina, nonostante la richiesta del presidente del consiglio europeo Micheldi contribuire alla fine della guerra e di non chiudere gli occhi davanti alle azioni della Russia che violano le leggi internazionali“. Più loquace il direttore del dipartimento per gli Affari europei del ministero degli Esteri cinese, Wang Lutong: “La Cina – ha detto l’alto funzionario – non elude deliberatamente le sanzioni contro la Russia ma ha scambi commerciali regolari con Mosca che contribuiscono all’economia globale“. Poi il “suggerimento” agli Stati Uniti: Joe Biden dovrebbe chiamare Putin, e promettere che non ci sarà alcun allargamento ulteriore della Nato, che l’Ucraina rimarrà neutrale e non ospiterà armi strategiche. “A quel punto, forse, la questione sarà risolta“.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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