“Sono andato in montagna da bambino, e ora sono troppo vecchio per fermarmi”. All’età di 75 anni compiuti oggi, 17 settembre 2019, Reinhold Messner, l’alpinista che probabilmente è stato conosciuto dal grande pubblico per il suo inconfondibile “Altissima, purissima, Levissima”, annunciato nello spot della nota acqua minerale, non si ferma per niente, tra vette montuose e dello spettacolo, girando anche il film “Cerro Torre“. Nato in Alto Adige nel 1944, a cinque anni scala per la prima volta i 3mila metri, accompagnato da suo padre. Crescendo, studia tecnologia, e, prima di dedicarsi anima e corpo all’alpinismo, lavora per un breve periodo come insegnante di scuola secondaria.
Battere i record non è mai stato nelle priorità di Messner, che ha intrapreso centinaia di viaggi, attraversato l’Antartico, i deserti Gobi e Takla Makan, e la Groenlandia. Difensore dell’ambiente, scrittore, deputato europeo tra il 1999 e il 2004, commentatore televisivo, e regista, ha ricevuto numerosi premi e onorificenze, tra cui la “Patron’s Medal” della “Royal Geographic Society” per il suo contributo all’alpinismo e alle aree montane, uno dei più alti assegnati dalla famiglia reale britannica.
In occasione del suo compleanno, il Messner Mountain Museum Firmian apre le sue porte a partire dalle ore 19 di questa sera per una serata con musica. Il museo, ideato da Reinhold Messner, è un circuito composto da sei sedi, ognuna dedicata a un tema specifico. Il cuore del circuito è rappresentato da Castel Firmiano, nei pressi di Bolzano, e dall’omonimo museo dedicato alle grandi ascensioni e ai processi di formazione e di erosione delle montagne, mentre gli altri luoghi museali si trovano a: Juval in val Venosta; Ortles a Solda, Dolomites sul Monte Rite nel Cadore, Ripa nel castello di Brunico, Corones di Plan de Corones tra la val Pusteria e la val Badia.
Reinhold Messner ha riportato in auge l’arrampicata libera, ed è stato il primo alpinista al mondo ad aver scalato tutte le 14 cime del Pianeta che superano gli 8mila metri sul livello del mare, spesso da versanti o in condizioni di eccezionale difficoltà. Medaglia d’oro del Club Alpino italiano, nel 1978 per primo ha scalato l’Everest senza l’ausilio di ossigeno supplementare, insieme con Peter Habeler, mentre nel 1980 ha raggiunto la medesima vetta in solitaria. Inoltre, le traversate dell’Antartide e della Groenlandia sono state compiute senza il supporto di mezzi a motore, né cani da slitta.
Simona Cocola