ROMA. Non è iniziato nel migliore dei modi il 2019 per il mondo dell’auto. Secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le immatricolazioni nel mese di gennaio sono state 164.864, in calo del 7,55% rispetto allo stesso mese dell’anno passato. Male soprattutto il gruppo Fca che nel nostro Paese ha immatricolato 39.773 vetture, con un calo del 21,64% rispetto allo stesso mese 2018.
A frenare la domanda di auto è soprattutto il quadro economico poco rassicurante, ma anche dubbi sull’offerta attuale del mercato delle quattro ruote: i potenziali acquirenti avvertono che l’auto è sulla soglia della transizione verso nuove forme di alimentazione e vetture tecnologicamente più avanzate. Questa consapevolezza e l’incertezza sui tempi si traducono sovente in un rinvio delle decisioni di acquisto. Un secondo fattore è il fatto che, come nel 2018, alcune importanti case stanno privilegiando i canali di vendita più remunerativi e annullano o riducono l’offerta di vetture usate con chilometri zero. A ciò si aggiunge, come detto, la crescente consapevolezza da parte delle famiglie e delle imprese che l’economia italiana è in frenata.
Dall’inchiesta mensile, condotta dal Centro Studi Promotor sui concessionari, emerge cautela sull’andamento della domanda, ma per gennaio viene segnalata una discreta tenuta degli ordini e una buona affluenza nelle show room. Per quanto riguarda le previsioni gli operatori manifestano giudizi in linea con quelli dell’ultima parte del 2018. Il 69% ipotizza a tre/quattro mesi domanda stabile o in aumento, mentre il 31% è pessimista. Per Promotor il quadro di inizio anno è coerente con la previsione di un mercato 2019 in moderato calo sull’anno precedente.
“Guardando alle prospettive di medio termine, considerando che gli effetti del bonus-malus non sono a oggi prevedibili, secondo le ultime stime del nostro Centro Studi e Statistiche – ci tiene a precisare Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere –, il deciso rallentamento della domanda interna peserà anche sugli acquisti di autovetture e il mercato nel 2019 proseguirà su un trend di ridimensionamento, come anticipato e in linea con quanto osservato nel 2018. L’anno dovrebbe chiudersi in ulteriore flessione dell’1,1% a 1.888.500 unità, oltre 21.000 in meno del 2018″.