• 25 Dicembre 2024
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Medi Teddy, quando gli orsacchiotti peluche diventano un “nascondi flebo”

A nessuno piace ritrovarsi in ospedale e vedere collegati ed attaccati al proprio corpo flebo, tubi e attrezzature mediche di vario genere, a maggior ragione i bambini. I più piccoli possono provare un gran timore nel vedere i macchinari e le quantità di tubi ad essi attaccati, purtroppo però talvolta è essenziale per la propria salute. In genere, per ogni problema che ci si presenta davanti si cerca una soluzione e così come fanno gli adulti, lo fanno anche i più piccini.

È questo il caso di Ella, una bambina americana che, avendo una malattia cronica (Porpora Trombocitopenica Idiopatica – PTI – malattia rara che distrugge le piastrine) e passando molto tempo in ospedale attaccata alle flebo, inventò una sorta di “orsacchiotto medico che andasse in aiuto ai piccoli pazienti, spaventati dall’ambiente ospedaliero in cui erano costretti a passare del tempo a causa della salute.

L’ideatrice di Medi Teddy

Ella Casano, del Connecticut, aveva solo 7 anni quando i medici le diagnosticarono una malattia cronica rara piuttosto aggressiva che riempì parte della sua vita di esami, ricoveri e terapie.

Questa malattia la costrinse, una volta ogni 8 settimane, a passare del tempo in ospedale per delle trasfusioni. A quei tempi era intimorita e spaventata da tutte quelle attrezzature mediche e da tutti quei tubicini delle flebo che il personale sanitario metteva e toglieva dalle sue braccia, per tale motivo pensò ad un modo per coprire la flebo.

Fu così che all’età di 12 anni, Ella, con l’aiuto della madre, armata di forbici e colla a caldo, trasformò un peluche e creò il primo esemplare di Medi Teddy, un orsacchiotto che nascondeva la flebo nella tasca sul retro, ma che non ostacolava il lavoro degli infermieri nel controllare il livello ed il flusso nella parte posteriore delle sacche.

Medi Teddy
(Facebook @EllasMediTeddy)

Un’idea che riscontrò da subito un grande successo tra il personale sanitario, così si passò al brevetto dell’invenzione, con lo scopo di rendere un po’ tutto meno spaventoso e un po’ più allegro per dei bambini che, come lei, passavano molto tempo in ospedale e provavano paura nel vedere i vari macchinari ospedalieri.

Lo scopo di questi Medi Teddy è nascondere le sacche di fluido, di sangue o farmaci in modo che i bambini possano vedere una faccia amichevole mentre ricevono una terapia. E cosa c’è di meglio di un orsacchiotto?

Conclusioni

Nel giugno 2019, per contribuire alla felicità dei bambini, Ella e la sua famiglia avviarono una raccolta fondi online, attraverso la piattaforma GoFundMe, per la produzione e la distribuzione dei Medi Teddy.

L’obiettivo iniziale era quello di raggiungere 5mila dollari per poterne realizzare 500, ma grazie anche alla generosità delle persone, la raccolta fondi superò in poco tempo oltre 24 mila dollari.

Molto si può fare con un piccolo gesto e, in questo caso, è possibile donare un po’ di allegria e leggerezza, almeno a livello psicologico, ai bambini affetti da malattie croniche, spesso costretti a sottoporsi a periodici cicli di trattamenti medici e farmacologici. Uno strumento semplice ed efficace, un amico peluche che permette di rendere un ambiente più accogliente, aiutando a distogliere l’attenzione dalle strumentazioni ospedaliere.

Ad oggi tale raccolta risulta chiusa, ma è ancora possibile acquistare un esemplare Medi Teddy. Per maggiori informazioni e per acquistare questo prodotto è possibile consultare il sito web Medi Teddy.

Valeria Glaray

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Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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