Gli affidamenti minorili e gli scandali che vi girano intorno: quello di Bibbiano, su cui la politica negli ultimi mesi si è impropriamente accapigliata, e tutti gli altri che da molti anni a questa parte sono accaduti all’oscuro dell’opinione pubblica. A raccontare le vicende è Maurizio Tortorella, giornalista che da molto tempo si occupa di giustizia minorile e più volte ha denunciato gli eccessi dei servizi sociali e la faciloneria con cui troppo spesso procedono agli allontanamenti.
Il 26 settembre alle ore 18:00 a Roma, presso la libreria Mondadori di Piazza Cola di Rienzo 81, l’autore incontra il pubblico per parlare del delicato tema e per presentare la sua inchiesta “Bibbiano e dintorni. Bambini strappati alle famiglie: uno scandalo annunciato, un cinico business da fermare”, il libro edito da Paesi Edizioni.
L’evento,con ingresso aperto e gratuito, prevede la partecipazione di Francesco Morcavallo, Ex Giudice Tribunale Minori di Bologna e dell’attrice Sabrina Ferilli che ha interpretato il ruolo di protagonista ne “L’amore strappato”, assieme a Enzo Decaro: la fiction Mediaset, andata in onda su Canale 5 nella primavera 2019, è ispirata a libro “Rapita dalla giustizia” (Rizzoli) scritto da Maurizio Tortorella con Caterina Guarnieri per raccontare la storia vera di Angela Lucanto, una bambina che a soli sette anni è stata sottratta alla sua famiglia, grazie a un incredibile errore giudiziario, per un periodo di undici anni. Gli ospiti della presentazione, moderati dal giornalista Luciano Tirinnanzi, tratteranno l’argomento degli affidi minorili e del business che vi gira intorno confrontandosi con i presenti e analizzando i diversi casi avvenuti negli ultimi anni e citati nel libro.
Prendendo le mosse dall’inchiesta “Angeli e Demoni” della Procura di Reggio Emilia, emersa alla fine dello scorso giugno con 17 tra amministratori locali del Comune di Bibbiano, assistenti sociali e psicologi indagati e/o arrestati in base a gravi ipotesi di reato, “Bibbiano e dintorni” vuole essere un grido d’allarme sul sospetto che gli affidi facili possano nascondere un business vergognoso. Perché è vero che l’inchiesta giudiziaria è ancora nella fase preliminare, ma non è certo la prima volta che si scopre che, dietro al fenomeno degli allontanamenti di minori dalle loro famiglie (circa 50mila minori, più altri 100mila mantenuti all’interno delle famiglie d’origine e affidati ai servizi sociali), si nascondono conflitti d’interesse e interessi economici. I numeri sono imponenti: si stima che l’intero settore abbia un fatturato annuo di almeno 4,5 miliardi di euro. Per ogni bambino collocato in una casa famiglia, gli enti locali versano da 70 a 400 euro al giorno alle oltre 3mila strutture d’accoglienza, che dal 2007 sono tutte private, e in maggior parte cooperative e onlus.
Dal 2015, Maurizio Tortorella denuncia anche il vero e proprio scandalo dei giudici onorari presso i Tribunali dei minori che si trovano in un conflitto d’interessi: sono 211 su 1.082, e sono psicologi, terapeuti e professionisti che hanno un qualche collegamento professionale, societario o comunque economico con le case famiglia destinate a ospitare i bambini portati via dalle famiglie.