• 18 Novembre 2024
  • AMBIENTE

Mario Tozzi: “La foresta è il nostro miglior antivirus contro le pandemie”

Nell’ultimo periodo in molti si saranno accorti di un fenomeno che sta imperversando in molte città e paesi d’Italia: gli animali, e più in generale la natura, si sta riappropriando dei propri spazi. L’argomento è stato trattato nel corso della trasmissione “Chiamate Roma triuno triuno“, in onda su Radio Deejay, condotta dal Trio Medusa che ha avuto l’occasione di poterne parlare con un’ospite d’eccezione: il famoso geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi.

Tozzi ha affermato che per effetto delle restrizioni e dei divieti imposti per il contrasto al Coronavirus si sta verificando in parte quello che è successo da qualche decennio a questa parte a Pripyat, cittadina vicino a Chernobyl, che come quest’ultima ha vissuto in prima persona le conseguenze del disastro nucleare avvenuto nel 1986 e che attualmente ospita la più vasta biodiversità di tutta Europa. In Italia in problema non si pone in quanto il ritorno di gabbiani, piccioni e qualche altro mammifero, tipo il cinghiale, non rappresenta un grande sconvolgimento del nostro habitat.

tozzi foresta miglior antivirus
Mario Tozzi (Facebook)

Mentre in altre nazioni il problema è stato ben più rilevante: “Le ultime pandemie sono causate dal fatto che deforestando intorno alle città e mettendoci allevamenti intensivi e fasce periferiche e urbane i pipistrelli, che sono i maggiori portatori del virus, trasmettono il virus ad altri animali che poi lo trasmettono agli uomini“.

La foresta sarebbe il nostro migliore antivirus – ha sottolineato Tozzi – perché lì l’equilibrio è mantenuto, quando rompi questo equilibrio il virus si diffonde”.

Un esemplare di pangolino

Mentre sul dibattito nato intorno al possibile ruolo del pangolino come possibile “ospite intermedio” tra pipistrello e uomo il geologo ha spiegato: “Il pangolino è un ospite serbatoio, ossia è un ospite attraverso il quale sono passati i virus che i pipistrelli hanno generato. Siccome il pangolino viene commercializzato illegalmente nei mercati asiatici entra così in contatto con gli altri animali”. Anche se è notizia di oggi che gli esperti sono ancora divisi sul ruolo del pangolino: alcuni ricercatori, tra i quali ci sono degli italiani, riconoscono che i coronavirus di questi piccoli mammiferi hanno un genoma troppo diverso da SarsCoV2 per essere considerati progenitori.

Infine Tozzi ha ricordato il nesso tra inquinamento e pandemia: “La pianura padana è la zona più inquinata d’Europa. Non è un’ipotesi azzardata affermare che il virus approfitta delle polveri sottili per spargersi in maniera ancora più letale“.

Norbert Ciuccariello

Tags

Norbert Ciuccariello

Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l'incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

Articoli correlati