Non esiste appassionato di calcio, e più in generale appassionato di sport, che non abbia tirato un sospiro di sollievo dopo aver saputo che l’operazione al cervello a cui è stato sottoposto Diego Armando Maradona è andata a buon fine. L’ex fuoriclasse argentino, che lo scorso 30 ottobre aveva compito 60 anni, è stato operato con successo dopo i controlli e il conseguente ricovero alla clinica Ipensa di La Plata che hanno accertato la presenza di un ematoma subdurale.
L’ematoma, a quanto si è appreso, si trova nella parte sinistra della testa di Maradona e secondo quanto dichiarato dall’enturage della famiglia si sarebbe formato dopo una caduta accidentale in casa, al quale inizialmente lo stesso ex calciatore non avrebbe dato importanza.
Ad annunciare la notizia il portavoce del Pibe de Oro, Sebastian Sanchi, che dopo l’operazione ha affermato davanti ai giornalisti: “Tutto è andato come previsto, Diego sta bene e sta riposando nella sua stanza”. Dichiarazioni alle quali si sono aggiunte quelle del dottor Leopoldo Luque, medico personale del Diez: “Siamo riusciti a rimuovere il coagulo di sangue. Diego ha affrontato bene l’operazione. È sotto controllo. C’è un po’ di drenaggio. Rimarrà sotto osservazione”.
Adesso l’ex campione dovrà trascorrere in clinica alcuni giorni di convalescenza che Luque non ha specificato: “Dipende dal decorso, che potrebbe essere un po’ più complesso di quella di un altro paziente (non più di 72 ore) a causa del quadro clinico in cui è entrato nella clinica La Plata lunedì pomeriggio”.
Secondo il più diffuso quotidiano argentino, il Clarín, la famiglia del più famoso numero dieci argentino “aveva messo in dubbio la decisione di operare presa ore prima dal medico; e ha anche chiesto di ritardare l’intervento, ma poi lo stesso Maradona ha deciso di farsi operare”.
Dopo le dimissioni dalla clinica l’ex capitano della nazionale argentina vincitrice del Mondiale nel 1986 potrebbe rientrare nella villa di Brandsen dove ha vissuto per un paio di mesi. Mentre per il ritorno sulla panchina del Gimnasia La Plata, squadra della massima divisione argentina di cui è allenatore, bisognerà attendere fino a quando non si sarà completamente ristabilito.
Carlo Saccomando