Quella richiesta è una condanna a 20 anni di reclusione per Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano: nel procedimento il Comune di Roma si è costituito parte civile. Si tratta dei due accusati del tentato duplice omicidio del nuotatore italiano Manuel Bortuzzo, a oggi paralizzato alle gambe, e della fidanzata Martina Rossi. Nella notte tra il 2 e 3 febbraio scorsi Bortuzzo fu colpito da alcuni proiettili, rimanendo gravemente ferito, ma dimostrando una forza d’animo immensa nell’affrontare la “nuova” vita in cui si è ritrovato. Il pm Elena Neri, nell’ambito di un processo svolto con rito abbreviato, contesta ai due anche la premeditazione e l’aggravante dei futili motivi, la detenzione e la ricettazione di arma da fuoco, e la rissa. «Una sentenza severa per Manuel già c’è stata: la consulenza medica che ha sancito per lui la paralisi delle gambe. Ora attendiamo una sentenza giusta anche dal giudice. Abbiamo chiesto dieci milioni di risarcimento», ha dichiarato l’avvocato Massimo Ciardullo, legale del giovane nuotatore.
Manuel Bortuzzo lo aveva promesso che sarebbe ritornato in vasca, e così è stato nel luglio scorso. Oltre ad aver ricevuto il Premio Simpatia – Roma Campidoglio 2019, una buona notizia riguardante la sua salute era arrivata dal professore Gregoire Courtine del Politecnico Federale di Losanna, in merito a una tecnica wireless per far di nuovo camminare Bortuzzo: «Prematuro parlarne, ma potenzialmente Manuel potrebbe rispondere al trattamento».
La tecnologia riguarda la stimolazione elettrica senza fili del midollo spinale, una tecnica innovativa che pare abbia avuto buoni risultati su alcuni pazienti, che camminano in autonomia, solo con l’ausilio delle stampelle, o del deambulatore.
Simona Cocola