I sindacati non danno l'ok alla manovra. Nello specifico il nodo di quota 102 delle pensioni è ancora al centro del dibattito politico. Bombardieri della Uil fa sapere che il sindacato unito è pronto alla piazza
Draghi non ha il benestare dei sindacati. Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ai microfoni di Isoradio fa sapere che il sindacato unito è pronto a scendere in piazza. Quota 102 (38 anni di contributi e 64 anni di età) proprio non va a Cgil, Cisl e Uil.
“Sabato 30 ci vedremo con i colleghi di Cgil e Cisl e valuteremo quali strumenti di mobilitazione mettere insieme sapendo che, siccome è una discussione che durerà all’interno delle Camere un mese. Dovremmo avere la forza di fare pressione, mobilitazioni per un mese e un giorno in più di quanto dura la discussione, per convincere il Parlamento a cambiare le scelte che ha assunto” ha detto Bombardieri
Draghi si mostra perplesso davanti alla dichiarazione di Bombardieri “Non mi aspetto uno sciopero generale, mi sembrerebbe strano. C’è la disponibilità del governo a ragionare Sulle pensioni l’obiettivo è il ritorno in pieno al sistema contributivo, con una transizione a Quota 102 ” Queste le parole di Draghi in conferenza stampa al termine del Cdm sottolineando come comunque la “decisione sta ai sindacati“.
In conferenza stampa Draghi ha dichiarato “il governo ha messo mano a Opzione donna, all’Ape sociale ampliando la gamma di soggetti che possono utilizzarlo. L’esecutivo è disponibile al confronto con le parti sociali e con il Parlamento perché l’obiettivo è il pieno ritorno al contributivo che è la “scatola” dentro cui tante cose si possono aggiustare, come ad esempio recuperare al lavoro chi ne è uscito e si trova in nero. Quota 102 avvicina prima al contributivo, dato che entro un anno bisogna starci ma c’è anche la disponibilità a correggere alcune parti dialogando “con le parti sociali e con il governo“.