L’attesa valutazione della legge di Bilancio italiana, da parte dell’Europa, è arrivata: la Commissione europea ha rigettato il documento programmatico di Bilancio del governo italiano per il 2019 e la diretta e successiva conseguenza dovrebbe essere “l’apertura di una procedura per debito eccessivo”.
La manovra, rileva la valutazione adottata oggi, prevede “un non rispetto particolarmente grave delle regole di bilancio, in particolare delle raccomandazioni dell’Ecofin dello scorso 13 luglio”. Il maggiore rilievo era già stato avanzato a fine ottobre, nella prima bocciatura: l’Italia ha in programma un peggioramento del saldo strutturale per il 2019 dello 0,8% del Pil, mentre il Consiglio europeo raccomandava di migliorarlo dello 0,6 per cento.
Adesso sono diversi gli scenari possibili con il premier Conte che è convinto di poter spiegare e convincere la Commissione europea della bontà della manovra economica e soprattutto che è lo strumento giusto per rilanciare l’economia italiana. Il punto è proprio questo; infatti i maggiori analisti sono convinti che con questa manovra il nostro Paese non riuscirà a recuperare e farne le spese saranno banche e cittadini, visto che gli investitori potrebbero avere dubbi ad investire da noi.
