• 19 Dicembre 2024
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“Ma quanto mi costi?” era lo spot sulla teleselezione in Italia

Il 31 ottobre 1970 la teleselezione “integrale” si estende in tutta Italia, con con una procedura semplice, e senza l’intervento del centralinista. Protagoniste Sip e Stet, società telefoniche italiane, che riescono a collegare tra loro in modo automatico gli abbonati di piccole e grandi città. La teleselezione sancisce la fine delle lunghe code ai posti telefonici, dove bisognava aspettare anche ore. Mediante un prefisso telefonico, un codice selezionato prima del numero identificativo in base alla zona geografica, con la teleselezione gli utenti cominciano quindi a effettuare chiamate interurbane interne nel 1970, anno del completamento della realizzazione lungo tutto lo Stivale, iniziata nel decennio precedente. Nel 1957, infatti, inizia a svilupparsi l’organizzazione razionale della rete telefonica italiana, con il primo Piano regolatore telefonico nazionale.

Il criterio utilizzato sarà l’istradamento delle comunicazioni tra abbonati che appartengono a diversi distretti telefonici distanti tra loro, secondo il principio vie deviate, che fa superare le dimensioni locali della telefonia, sviluppando la teleselezione. In Europa, invece, già nel secondo dopoguerra le compagnie telefoniche avviano i primi sistemi di teleselezione. Le società si avvalgono del conteggio multiplo tempo e zona con unità di tempo di tre minuti, come nelle interurbane tramite centralino, ma tassando automaticamente le conversazioni, e facendo avanzare il contatore di chi telefona, in base agli scatti relativi al tempo impiegato e alla distanza verso la centrale a cui è attaccato l’altro abbonato interlocutore. A differenza del passato, oggi in Italia si utilizza il prefisso anche telefonando nella stessa città.

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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