Lunedi 18 ottobre 2021, raggiunto il record di 1.049.384 Green pass scaricati. Record raggiunto con i certificati derivanti da tamponi che sostituiscono il vaccino
Ieri 18 ottobre 2021 raggiunta al cifra record di 1.049.384 Green pass scaricati dagli italiani. Un record toccato per la prima volta secondo i dati del portale ufficiale del governo e dovuto principalmente ai tamponi. Dai dati emerge che 914 mila derivano dai tamponi fatti, mentre 130 mila a seguito delle vaccinazioni.
Altro dato importante relativo al 18 ottobre è il fatto che per la prima volta le terze dosi (49.660) sono stati più delle prime vaccinazioni, ferme a 44.376. Gli italiani che ieri hanno completato il ciclo della vaccinazione hanno raggiunto quota 89.078.
A quanto pare il certificato verde da tampone per il titolare di un’azienda del nord non è sicuro. ANSA riporta che i dipendenti di questa ditta con certificato da tampone sono stati relegati in un deposito di materiali industriali e d’ufficio dismessi, con scrivanie improvvisate in mezzo a rottami di varia natura e, soprattutto, in un ambiente non igienizzato, sporco e con escrementi di animali.
I dipendenti hanno denunciato l’azienda per discriminazione. Del resto l’azienda ha subito fatto girare questo avviso: “La presente per ricordare ai Sigg. Dipendenti che l’accesso nella sede di via XXX (i riferimenti esatti sono stati oscurati dai dipendenti stessi, ndr) è consentito solo con il green pass da vaccino in corso di validità. Pertanto i lavoratori non provvisti di tale certificazione potranno accedere alla sede ubicata in via YYY presentando green pass da tampone in corso di validità“.
La ditta va oltre e vieta i contatti tra il personale che ha effettuato il vaccino nella sede principale, e gli altri nel deposito malmesso. Pena la punizione disciplinare. A ciò si aggiunte la successiva circolare che ha vietato ai non vaccinati la possibilità di pranzare a mensa. Il titolare non ha dubbi: “Abbiamo separato chi è completamente sicuro da chi è a sicurezza limitata” e sull’altro edificio non ha avuto niente da dire, ammettendo di non aver controllato.