• 2 Novembre 2024
  • CULTURA

Lucio Dalla, il 4 marzo apre una mostra nella sua Bologna

Se c’è una data in particolare che viene associata immediatamente a Lucio Dalla questa non può che essere il 4 marzo 1943, data di nascita del compianto cantautore bolognese e titolo di uno tra i suoi brani più celebri. In questa data simbolo il prossimo anno, nel 2022, a Bologna verrà inaugurata una mostra a lui dedicata.

Lucio Dalla. Anche se il tempo passa” aprirà le celebrazioni dal decennale della morte, avvenuta il 1° marzo 2012, e condurrà fino all’ottantesimo anno dalla sua nascita. La Fondazione a suo nome, il comune capoluogo dell‘Emilia-Romagna ed anche la società COR (Creare Organizzare Realizzare) saranno in prima linea per la presentazione degli eventi che lo riguarderanno.

Due intensi anni di iniziative mirate e preparate nei particolari che si svilupperanno in tutta Italia. Onori ed omaggi della penisola ad una delle voci più rappresentative del panorama musicale italiano dagli anni ’60 in avanti.

Insieme a Ron

Lucio Dalla e la mostra

Mancano ancora poco più di due mesi per il via alla mostra, che avrà luogo nelle aree del Museo Civico Archeologico felsineo. Dalle autorità cittadine è intanto giunto il via libera al contributo economico a favore della sua Fondazione. I fondi corrispondono a 60mila euro per l’intero biennio di esposizioni e ricorrenze specifiche su Dalla, a partire appunto dall’esposizione al Museo Civico. Curatore della mostra è Alessandro Nicosia di COR.

Lucio, formatosi alla musica jazz, quindi soul e beat nel secondo dopoguerra mondiale, ha unito diversi stili e tendenze nel corso dei decenni. In carriera ha collaborato in maniera attiva con molti colleghi italiani e internazionali . Una grande amicizia legò Dalla a cantanti come Gianni Morandi, Francesco De Gregori e Ron, senza contare le sinergie con insigni stranieri quali, per esempio, Ray Charles.

Partito dalla composizione di musiche, divenne autore dei propri testi in un secondo momento della sua vita professionale. Sassofono, clarinetto, ed in seguito pure il pianoforte, gli strumenti utilizzati.

Alla canzone d’autore e popolare è arrivato dopo un primo periodo più sperimentale, alternando i vari momenti produttivi, compreso l’impegno politico militante aiutato da Roberto Roversi, senza mai rinnegare il suo passato artistico. Impossibile dimenticare brani come il censurato 4/3/1943, Piazza Grande, Vita con Morandi, l’immortale Caruso nel 1986, Attenti al lupo ed Ayrton sulla figura di Senna.

Ma nella sua esistenza è stato anche scrittore, attore e pittore, esperienze che si sommano all’insegnamento universitario ad Urbino, nella facoltà di Sociologia.

Dalla e Morandi

Dalla e Bologna nelle parole del suo primo cittadino

Marco Lepore, sindaco di Bologna, sulla mostra ha dichiarato: “A dieci anni dalla sua scomparsa vogliamo celebrare uno dei maggiori artisti italiani e della nostra città con questo evento di portata nazionale. Lucio Dalla è stato un grande artista, un poeta che, attraverso il suo legame d’amore con Bologna, ha contribuito a fare conoscere la nostra città in Italia e nel mondo. Ricordare Lucio Dalla significa, dunque, dare voce alla grandezza della sua arte“.

Giampaolo Negro

Laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche, giornalista pubblicista dal 2012. Ho collaborato dal 2010 al 2021 con "Sprint e Sport" occupandomi di calcio giovanile e dilettantistico, con particolare attenzione alla scuola calcio. Appassionato di cultura storica, arte, teatro musica e affascinato dalle meraviglie della natura.

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