Vittoria politica più che sostanziale dell'Occidente al palazzo di vetro
L’Assemblea generale dell’Onu ha sospeso la Russia dal Consiglio per i diritti umani di Ginevra. Serviva la maggioranza qualificata dei due terzi dei votanti, e a favore della risoluzione si sono espressi 93 paesi, mentre i contrari sono stati 24. 54 gli astenuti.
Nella risoluzione poi approvata dall’Assemblea dell’Onu si parla di “grave preoccupazione per la crisi umanitaria in Ucraina, in particolare per le notizie di violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario da parte di Mosca“. Per il no, quindi al fianco della Federazione russa, si è schierata la Cina, mentre l’India si è astenuta. “Dopo le sue atrocità in Ucraina, la Russia non ha posto nel Consiglio per i diritti umani dell’Onu. Oggi lo abbiamo chiarito“, scrive il presidente americano Joe Biden. “Questo è un passo significativo della comunità internazionale – aggiunge – che dimostra come la guerra di Putin abbia reso la Russia un pariah“. Mosca definisce “illegale” la decisione dell’Onu.
A Bruxelles si è svolta la ministeriale della Nato, la riunione dei ministri degli Esteri dell’Alleanza, a cui ha partecipato come ospite il ministro ucraino Dmytro Kuleba. “Ho tre richieste da farvi: armi, armi, armi“, ha detto il titolare della politica estera di Kiev. Al termine, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha annunciato che i membri dell’Alleanza hanno trovato l’accordo per rafforzare il sostegno militare all’Ucraina, “in modo tale che Kiev prevalga davanti all’invasione russa“. Kuleba nel pomeriggio ha avuto un bilaterale con il segretario di Stato americano Antony Blinken. Gli Stati Uniti forniranno altre armi a Kiev. “Gli ucraini hanno già e continueranno ad avere ciò che occorre per difendersi“, ha spiegato Blinken. C’è stata anche la riunione del G7, che prepara nuove sanzioni economiche contro la Russia.
Mentre l’Unione europea sta per ratificare il quinto pacchetto di sanzioni alla Russia, presentato nei giorni scorsi, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell oggi si recano a Kiev. “La presidente porterà al presidente Zelensky e a tutti gli ucraini un messaggio di totale solidarietà da parte dell’Unione europea di fronte all’invasione da parte della Russia” e “certamente ribadirà e discuterà tutto il sostegno che l’Ue sta dando e continuerà a dare all’Ucraina in queste difficili circostanze“, ha spiegato il portavoce della Commissione.