Mentre le Nazioni Unite non vedono tregue all'orizzonte, Zelensky chiede armi all'occidente
“Al momento non c’è la possibilità di un cessate il fuoco globale in Ucraina“, nonostante la richiesta delle Nazioni Unite. L’ammissione è del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Al massimo si potrà ottenere qualche cessate il fuoco locale per evacuare i civili dalle zone di combattimento. Si attende una risposta dalla Russia.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in vista della grande offensiva russa in Donbass, torna a chiedere armi nuove all’occidente. E lo fa in un video su Telegram, parlando per la prima volta completamente in lingua inglese. “Senza nuove armi questa guerra sarà un bagno di sangue senza fine che porterà miseria, sofferenze e distruzione“, aggiunge Zelensky, che poi avverte l’Europa. “Putin non ha intenzione di fermarsi all’Ucraina“. Il presidente ucraino poi fa una vera e propria “lista della spesa” di armamenti pesanti: numeri e modelli di blindati, lanciamissili, artiglierie, perfino aerei, con tanto di animazioni.
Il presidente ucraino ha poi sentito al telefono il presidente americano Joe Biden. Si è parlato di crimini di guerra, di nuovi aiuti militari e finanziari e del rafforzamento delle sanzioni. La Casa Bianca ha aggiunto che “Gli Stati Uniti continueranno a fornire all’Ucraina le capacità per difendersi”. Biden ha annunciato l’invio di armi e munizioni per altri 800 milioni di dollari.
Il presidente ucraino ha anche ricevuto la visita dei presidenti di Polonia e di Estonia, Lituania e Lettonia. “Questa non è una guerra, è terrorismo“, ha detto il presidente polacco Andrzej Duda. Zelensky ha definito i 4 leader “veri amici, veri partner”, ringraziando Polonia, Estonia, Lituania e Lettonia per essere state le prime a sostenere l’Ucraina fin dall’inizio della guerra.