Per ofidiofobia si intende indicare tutte le paure correlate a quei tipi di animali che hanno una forma serpentina e che per muoversi devono strisciare con il ventre sul suolo.
Di fobie ne esistono tante e non mancano certo quelle riguardanti gli animali (aracnofobia, cinofobia, e molte altre); tra queste, molto diffusa seppur poco noto il termine, vi è l’ofidiofobia. Ma nello specifico, di che cosa si tratta?
La parola ofidiofobia deriva dal greco “ophis’”, che significa serpente, e “phobos’”, cioè fobia, paura. Quindi viene tradotta come la paura dei serpenti, anche se molti considerano questo termine in senso più ampio, ovvero l’estensione di questa paura verso tutti gli animali che si muovono strisciando (come ad esempio le lumache e i vermi).
Sebbene siano molti gli appassionati ed i cultori della specie, molti altri ne hanno invece un timore terribile. Si tratta infatti di una fobia molto diffusa, una paura intensa ed irrazionale che fa venire i brividi al solo pensiero di un serpente, anche di quelli più inoffensivi (come le bisce).
Secondo alcuni esperti, questa fobia potrebbe avere una matrice genetica, oppure potrebbe essere legata ad un evento traumatico, ad esempio essere stati attaccati o aver provato paura in età infantile imbattendosi in un serpente durante una gita in campagna. Così come potrebbe essere una fobia provocata dalla preoccupazione del veleno del serpente, o dovuta invece da alcune loro caratteristiche (corpo viscido, lingua biforcuta, il sibilo, l’assenza di palpebre, etc).
Detto ciò, una persona che soffre di ofidiofobia si sente male al solo pensiero del serpente, che sia sentirlo nominare, vederlo in televisione o illustrato in una foto. Quindi va ben oltre il pensiero del veleno dell’animale.
Il serpente è sempre stato associato al simbolo della cattiveria, della malvagità e della pericolosità. Quindi è abbastanza scontato che per molti soggetti incontrare questo rettile possa arrecare qualche tipo di malessere, in quanto siamo stati anche abituati a pensare al serpente come ad un animale imprevedibile e pericoloso per la nostra salute.
I sintomi nel vedere questo animale possono essere diversi e variano a seconda del soggetto, tra i principali: ansia, respiro affannoso, tachicardia, tremore, sudorazione, pallore, reazioni di panico, improvviso irrigidimento del corpo, giramenti di testa e svenimento.
Per quanto riguarda invece le cause dell’ofidiofobia, sono numerose nonché difficili da individuare.
La persona che ne soffre potrebbe aver vissuto un’esperienza traumatica durante l’infanzia; non necessariamente con l’animale in carne ed ossa, potrebbe essersi trattato anche solo di un serpente giocattolo o di un’immagine forte.
Tra le prime cause più plausibili di questa fobia troviamo: l’essere stati morsi da un serpente e l’istinto di sopravvivenza.
Altre possibili cause possono invece essere: l’aver vissuto un episodio spiacevole come spettatore in cui era implicato un serpente; l’aver visto video o immagini piuttosto cruente in un documentario in televisione o in un film; la fobia tramandata dal genitore al figlio, in quanto è stata dimostrata l’esistenza di una componente ereditaria presente in questi meccanismi; oppure, vi è da ricordare che i bambini in particolare tendono a prendere a modello il comportamento di persone adulte quali loro punti di riferimento, quindi vi è la possibilità che questa paura si sia scatenata osservando le reazioni fobiche di una di queste persone significative, come un parente o un amico.
L’uomo, nel corso della sua evoluzione, ha sviluppato una naturale diffidenza nei confronti dei serpenti ed è per tale motivo che si tratta di una fobia molto diffusa nel mondo, in particolare perché questo tipo di rettile è stato associato al male: a partire dalla Genesi con Adamo ed Eva, in cui il serpente era tentatore, per giungere ai film in cui questi animali paiono velenosi e pericolosi.
Talvolta la paura può essere un’emozione molto utile, in quanto ci mette in guardia dal pericolo; questo può quindi andar bene se si incontra ad esempio un serpente velenoso, la paura in tal caso potrebbe salvarci la vita. Ma una persona che soffre di ofidiofobia è terrorizzata dai serpenti anche se non vi è una spiegazione ragionevole.
Alla vista di un serpente, una persona ofidiofobica vive una crisi di panico intensa ed incontrollata, spesso accompagnata da manifestazioni di malessere fisico, e tende ad evitare a tutti i costi sia le zone in cui vi è il rischio di incontrare l’animale sia documentari e libri che possono rimandare allo stesso. Anche se è vi è sempre una percentuale di rischio di ritrovarlo da qualche parte, ad esempio guardando la televisione.
Secondo alcuni esperti si tratta di una fobia che, anche se con molta pazienza, può essere superata. E questi sono alcuni dei suggerimenti per poterci riuscire: è possibile ridurre l’intensità di questa paura parlandone e trovando la verità sul serpente, un modo utile per sfatare i miti e le credenze radicate nella nostra cultura sul simbolo negativo dell’animale; informarsi sul primo soccorso in caso di attacco di un serpente e saper riconoscere le specie velenose da quelle innocue.
E se la paura dei serpenti risulta così invalidante per l’individuo, potrà essere necessario l’aiuto di un professionista, che potrebbe essere uno psicoterapeuta e/o, volendo, un operatore qualificato che pratica l’ipnosi. Possono inoltre essere prescritti antidepressivi ed ansiolitici per alleviare i sintomi più gravi, questo però verrà valutato con uno specialista di fiducia.
Valeria Glaray