TORINO. Inaugurate al Mauto – Museo Nazionale dell’Automobile – due mostre che celebrano altrettanti importanti anniversari: lo sbarco sulla Luna (visitabile fino al prossimo 22 luglio), e i 90 anni dell’artista torinese Ezio Gribaudo, da oggi 12 luglio al 29 settembre 2019. “L’Auto vista dalla Luna” è la mostra allestita nella “Piazza” del museo, in occasione del 50esimo anniversario del primo sbarco dell’uomo sulla Luna, avvenuto nel luglio del 1969 con la missione americana Apollo 11. Inoltre, martedì sera 16 luglio, alle ore 21, si terrà una serata speciale, a ingresso libero fino a esaurimento posti, con la proiezione di preziosi filmati d’archivio su maxischermo, presentati dal giornalista e curatore Giosuè Boetto Cohen.
Immerse in un ambiente lunare, circondate dai più bei filmati degli archivi Nasa, Teche Rai, e Centro Storico Fiat, quattro vetture nate in Italia nel 1969 raccontano “come eravamo sulle quattro ruote”. La 128, costruita al ritmo di 1800 unità al giorno e prima vettura del marchio a trazione anteriore; la 130, ammiraglia prestigiosa ma anche “incompresa”, che non diede i risultati sperati; la Autobianchi A111, le cui forme squadrate e la moderna meccanica la rendevano all’avanguardia; la Autobianchi A112, nata per fare concorrenza alla Mini, che ebbe un grandissimo successo e venne prodotta per 17 anni. A queste, si aggiunge la Chevrolet Corvette, unica straniera della mostra, era l’auto guidata dagli astronauti dell’epoca d’oro che ne ricevevano una in affitto alla cifra simbolica di un dollaro all’anno da un concessionario della Florida della General Motors.
E ancora, in occasione delle celebrazioni che Torino ha riservato a Ezio Gribaudo per il suo novantesimo compleanno, sono esposte al museo 30 opere che dialogano con il mondo dell’automobile, realizzate tra i primi Anni Sessanta e il 2018. «Presentando questa mostra vogliamo indagare un percorso personale non marginalmente legato alla Torino dell’automobile, del design e della produzione, e una ricerca artistica che testimonia la centralità del tema della metropoli moderna, entrambi soggetti puntuali del percorso espositivo del Museo. Questi paesaggi sono gli sfondi davanti o dietro ai quali nelle opere di Gribaudo circolano automobili in passaggio, in qualche caso reperti grafici o residui pubblicitari reinventati a nuova vita, e in altri casi brani di una società urbana cosmopolita», ha affermato Benedetto Camerana, presidente del Mauto. Ezio Gribaudo, oltre a essere un artista tra i più poliedrici ed eclettici del XX° secolo, ha rappresentato una figura centrale per Torino, per cui è stato promotore culturale, contribuendo a rendere la città centro di riferimento per l’arte contemporanea.