L’Italia si butta via, un pareggio che fa malissimo agli azzurri costretti ora alla roulette dei playoff per ottenere la qualificazione al Mondiale del Qatar. La Svizzera, come da previsioni, ha battuto agevolmente la Bulgaria per 4-0 e ha meritatamente ottenuto la dodicesima qualificazione ad un campionato del mondo, la quinta consecutiva dal 2006 ad oggi. Per gli uomini di Mancini a marzo ci sarà lo spauracchio degli spareggi.
È vero che risulta impossibile non tenere conto delle undici assenze tra le fila azzurre, defezioni di pilastri del calibro di Chiellini, Verratti, Immobile e Spinazzola che hanno pesato soprattutto in termini di qualità dei passaggi e fluidità di manovra, ma di fatto contro l’Irlanda la nostra Nazionale ha fatto due tiri in porta, uno telefonato con Insigne e uno di Chiesa respinto da Peacock-Farrell. Troppo poco per sperare di volare in Qatar.
E così l’Italia dopo essere stata in testa al girone sin dall’inizio di questo cammino, viene scavalcata all’ultima curva dalla squadra di Murat Yakin, il Ct di origine turca che ha avuto il grande merito di riportare la Svizzera nel calcio che conta. Un’impresa che assume una valenza ancora più significativa se si considera che a parte Shaqiri la rosa elvetica non ha al suo interno grandi fuoriclasse, bensì giocatori ben preparati sia dal punto di vista tecnico, che in quello atletico e psicologico.
Molte le novità di questi spareggi che sanciranno le ultime 3 qualificate per il prossimo mondiale. La nuova formula prevede la presenza di tre gironi formati da quattro squadre: due teste di serie e due di seconda fascia. Si partirà con le semifinali a eliminazione diretta nelle quali una testa di serie se la vedrà contro una non testa di serie. Le rispettive vincenti del raggruppamento si affronteranno in una finale da dentro o fuori: la vincitrice volerà in Qatar.
L’Italia sarà testa di serie e quindi avrà il vantaggio di giocare la “semifinale” in casa. Lo spauracchio da evitare è sicuramente il Portogallo di Cristiano Ronaldo, beffato all’ultimo minuto dalla Serbia, oltre alla Svezia che risveglia tristissimi ricordi. Ma il pericolo più grande è che l’Italia abbia perso parte del Dna vincente mostrato in estate nella fantastica cavalcata di Euro 2020.
Tuttavia Roberto Mancini mostra ottimismo e guarda gli aspetti positivi di questa ennesima serata complessa del calcio italiano: “Al Mondiale ci andremo, passeremo da marzo, ma ci andremo, e magari lo vinciamo pure”.
L’Italia, quella vera ha tutte le possibilità di andare in Qatar e di sicuro non è giusto criticare in modo insensato un CT vincente e serio come Mancini. Urge però trovare nuova linfa in maniera tale da dimenticare in fretta i due errori dal dischetto di Jorginho che hanno permesso alla Svizzera di effettuare il grande sorpasso a questa ultima tortuosissima curva prima del Mondiale.
IRLANDA DEL NORD (4-1-4-1): Peacock-Farrell; Cathcart, Flanagan, J. Evans, Lewis; S. Davis; Dallas, McCann, Saville (72′ Evans), Whyte (72′ Washington); Magennis. All. Baraclough.
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Emerson (80′ Scamacca); Barella (68′ Belotti), Jorginho (68′ Locatelli), Tonali (46′ Cristante); Berardi, Insigne (68′ Bernardeschi), Chiesa. All. Mancini
Ammoniti: Tonali, Magennis, Peacock-Farrell.
Carlo Buonerba