Per la Nazionale il sogno di realizzare il 38esimo risultato utile consecutivo si infrange contro la Spagna di Luis Henrique (Italia-Spagna 1-2) e così questo magico 2021 per lo sport azzurro ci regala un autunno, calcisticamente parlando, in cui purtroppo dobbiamo aprire gli occhi.
Onore agli uomini di Mancini capaci di farci sognare per tre anni, facendoci quasi cullare nell’idea di questa lunghissima imbattibilità. Questa semifinale di Nations League dobbiamo dirlo, non ridimensiona gli Azzurri usciti a testa altissima, specie per gli ultimi minuti dopo il guizzo di un super Chiesa che ha regalato a Pellegrini la palla per tentare un vero e proprio miracolo sportivo.
Bisogna prenderne atto: la Spagna è riuscita a vendicarsi in breve tempo della sconfitta subita in un’altra semifinale, quella di Euro 2020 vinta dagli azzurri ai rigori sotto il cielo di Wembley. A onor del vero al netto delle molte assenze in entrambi gli schieramenti, la Spagna nel possesso e nell’applicare la filosofia di calcio del mago Henrique forse ha impressionato meno rispetto all’ultima sfida. Ma questa volta ne è uscita vincitrice.
Il sogno però s’infrange contro una grande Spagna, maestra nel possesso e insolitamente cinica dentro l’area di rigore. Prime due occasioni e due a zero allo scadere della prima frazione.
Il primo vantaggio: cross vellutato da sinistra di Oyarzabal, Bastoni manca l’anticipo e Ferran Torres con una deviazione volante batte Donnarumma.
Il raddoppio è un’azione ancora più spettacolare della prima trama di gioco in cui entrano con tocchi di prima Alonso, Sarabia e Oyarzabal per il colpo di testa vincente sempre di Ferran Torres. Due a zero.
Nell’intermezzo la doppia sciocchezza di capitan Bonucci, ammonito prima per una protesta e forse su questo primo giallo l’arbitro russo Karasev poteva anche evitare dato che il fallo per il quale il capitano di serata si stava lamentando, con ogni probabilità non c’era. Qualche minuto dopo a fine prima frazione, Leo salta per colpire il pallone di testa e con il gomito colpisce Busquets in pieno collo. L’arbitro mette subito mano al cartellino e rifila il secondo giallo con conseguente rosso a Bonucci che lascia gli azzurri in 10 per oltre un tempo.
Peccato perché dopo la prima rete l’Italia ha reagito da grande squadra: Bernardeschi si invola sulla destra, rientra sul sinistro e spara ma Unai Simon devia quel poco che basta a mandare la palla sul palo. Al 35’ è invece Insigne a mancare incredibilmente il pareggio a tu per tu col portierone spagnolo.
Nel secondo tempo la Spagna ha giocato quasi sempre in pieno controllo, facendo un possesso palla sontuoso e non affondando più di tanto il colpo, tranne in una circostanza in cui Donnarumma si è superato per tenere in vita la Nazionale.
Per quanto riguarda l’unica rete azzurra gran parte del merito è da ascrivere a Federico Chiesa, capace di rapinare un pallone poco prima della mediana e di percorrere tutto il campo palla al piede per fornire un assist al bacio al neoentrato Pellegrini, che deve solo appoggiarla in rete. Il Ct azzurro con i cambi di Bernardeschi, Insigne, Jorghino per Kean, Pellegrini e Chiellini ha provato a cambiarla ma questa Spagna con il vantaggio numerico è stata troppo anche per un Italia dal cuore indomito.
Il Ct azzurro a fine gara: “A volte certi episodi ti condizionano, loro giocano molto bene, tengono la palla. Noi però abbiamo fatto un errore che non dovremo fare, Leo avrebbe dovuto fare attenzione sul primo giallo. Su Donnarumma mi è dispiaciuto per i fischi, la nostra è una squadra giovane, credo che questa partita ci dia una grande forza, nonostante la sconfitta finale“. Un Mancini comunque soddisfatto per la reazione che ha avuto la squadra nonostante l’inferiorità numerica per più di metà gara.
L’autore del goal Lorenzo Pellegrini sul secondo cartellino giallo a Bonucci: “Tante volte si può dare il fallo, si può dare anche l’amonizione, ma noi siamo una squadra forte, io oggi non ho visto la Spagna superiore all’Italia. Sappiamo che dobbiamo ripartire e comunque con la Spagna ci vedremo ai Mondiali 2022, tra poco più di un anno“.
Domenica sera, sempre a San Siro, la Roja sfiderà la vincente di Belgio-Francia. Chi perderà stasera, invece, si fermerà a Torino per giocare contro l’Italia per la finalina 3°/4° posto di domenica pomeriggio alle 15, ci attenderà comunque vada ancora una grande sfida.
Carlo Buonerba