• 21 Novembre 2024
  • LIBRI

L’importanza della lettura nei bambini

La lettura è uno degli strumenti più importanti per la crescita di un individuo ed è fondamentale farne comprendere l’importanza ai bambini, aiutarli ad amare la lettura e a farne tesoro li aiuterà ad aprire un mondo. Ma la lettura deve essere un piacere, uno svago, che aiuta ad ampliare la propria mente, incrementando creatività, pensieri e riflessioni. Purtroppo però, non sempre è così.

Vi sono sempre più bambini che rivolgono domande del tipo “Perché devo leggere?”, “A cosa mi serve leggere altri libri?” o “Devo già leggere e studiare a scuola, perché devo leggere altri libri?”. Domande sempre più diffuse e sono molti i bambini a cui leggere non piace, lo trovano noioso e stancante, il più delle volte lo vedono come un obbligo. E questo non aiuta.

Stimolare i bambini alla lettura è fondamentale, purtroppo, però, è una pratica sempre meno diffusa; anzi, ad oggi la maggior parte predilige passare il tempo con la televisione ed i videogiochi.

Secondo alcune statistiche, in Italia il 48% dei minori fra i 6 ed i 17 anni non ha letto nemmeno un libro, al di fuori dei testi scolastici. Gli esperti sostengono che sia importante trasmettere ai bambini la curiosità per la lettura ed avvicinarli ad essa fin da piccoli, un aspetto fondamentale per lo sviluppo della personalità, su tutti i fronti (piano emotivo, relazionale, cognitivo, sociale, culturale e linguistico). Da ricordare, inoltre, che il bambino nasce con una grande propensione all’ascolto, difatti ancora prima di venire al mondo dimostra di riconoscere la voce, in particolare quella materna.

Il modo più efficace per avvicinare ed incuriosire un bambino nei confronti della lettura è quello di leggere per lui ad alta voce, fin dalla sua tenera età; così facendo potrà scoprire prima il piacere e poi il desiderio e la capacità di leggere in autonomia. Le strategie migliori per stimolare i bambini sono quindi l’abitudine degli adulti nel leggere, nel raccontare, scambiando così idee e pensieri.

La lettura è un mondo fatto di emozioni, scoperte, fantasie ed avventure. Leggere favorisce il benessere psico-fisico futuro, per questo è importante avvicinare il bambino a questo mondo e, soprattutto, saper leggere “con” lui, attraverso una comunicazione reciproca.

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Quali sono gli effetti della lettura nei bambini?

Gli esperti spiegano che è importante la lettura con e per i bambini, questo per varie motivazioni in quanto la lettura:

  • Amplia il vocabolario. La lettura stimola lo sviluppo del linguaggio, arricchisce il vocabolario del bambino e ne migliora la qualità lessicale e sintattica. Quindi leggere migliora la capacità di comunicazione e aiuta il bambino a relazionarsi con il mondo.
  • Aiuta il bambino a capire le sue emozioni. Leggere aiuta il bambino ad esplorare le sue emozioni in compagnia degli adulti, favorisce la comprensione di sé e del mondo circostante; inoltre lo stimola ad esplorare mondi nuovi e sconosciuti allargando la mente.
  • Rilassa e crea effetti positivi per la mente. Leggere stimola lo sviluppo cognitivo del bambino. È consigliato leggere con lui un libro o una storia la sera, prima di andare a dormire, perché rilassa e si creano effetti positivi nella mente.
  • I bambini che leggono sono più creativi. La lettura stimola la curiosità e la creatività, aiuta a sviluppare la fantasia e l’immaginazione. Inoltre leggere ha effetti positivi sulla memoria e contribuisce a sviluppare le capacità logiche ed astrattive nei bambini.
  • I libri preparano i bambini ad affrontare la vita. La lettura è uno strumento di conoscenza, fin da bambini le fiabe e le storie aiutano i bambini ad acquisire competenze e strategie per muoversi nella realtà di tutti i giorni, riuscendo così ad affrontare le difficoltà della vita anche da adulti.
  • I libri insegnano il valore dell’amicizia. Le fiabe, i racconti e le storie insegnano ai bambini il valore dell’amicizia e l’approccio verso gli altri. Inoltre nei libri si parla anche dei valori, delle varie culture e delle tradizioni di intere generazioni.
  • Leggere è un atto d’amore. Nella lettura e nell’ascolto condiviso bambino e adulto entrano in una sintonia reciproca grazie alle pagine del libro, questo crea fiducia, complicità e situazioni piacevoli di integrazione tra grandi e piccoli, il ché aiuta a migliorare la relazione e a creare basi solide per il futuro.
  • Migliora il rendimento scolastico. Secondo il punto di vista sociale, i bambini abituati alla lettura sin da piccoli risultano essere più predisposti all’ambito scolastico, sia per quanto riguarda il rendimento sia per l’inserimento sociale.

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Cosa “fare” e cosa “non fare” per far piacere la lettura ai bambini

Alcuni esperti hanno spiegato che per aiutare ad avvicinare i bambini alla lettura è importante sapersi muovere, altrimenti il rischio è quello di privarli di un aspetto considerevole per la loro crescita.

Suggeriscono di leggere ai bambini ad alta voce sin da piccini, seguendo libri e modalità di lettura adatti in base ad ogni età del bambino, quindi:

  • Un bambino di pochi mesi è attratto dal ritmo e dalla melodia, quindi sarebbe bello coccolarlo con delle ninne nanne, delle canzoncine e delle filastrocche;
  • Entro l’anno di età possono essere proposti libri adatti all’esperienza tattile e orale, accompagnati dalla parola preferita ad alta voce;
  • Fra il primo ed il secondo anno di età il bambino viene attratto dalle immagini e dai movimenti, quindi sono utili i libri che si muovono, suonano, si compongono;
  • Dai 2 ai 3 anni di età il bambino ascolta la voce, guarda le figure e impara ad associare le parole ai segni della scrittura. Inoltre le storie lo aiutano ad affrontare la quotidianità (la pappa, il vasino, la nanna, etc.);
  • Dai 3 ai 6 anni, invece, il bambino è attratto dai sentimenti e dalle emozioni, quindi sono utili libri che gli permettono di mettere allo scoperto emozioni, fantasie, pensieri e paure.

Altri suggerimenti degli esperti, ricordando sempre di adattarsi in base all’età del bambino, sono: raccontargli le immagini; aiutarlo a riconoscere gli oggetti, le persone o gli animali; ripetergli molte volte il nome di quanto è raffigurato; chiedergli di indicare gli oggetti nominati; farlo giocare con le parti del libro che si compongono o che si muovono (ruote da girare, linguette da tirare, etc.); dargli il tempo e la possibilità di completare le parole e poi le frasi delle storie o delle canzoncine più conosciute; incoraggiare le sue domande; invitarlo a notare particolari nascosti delle immagini; farlo giocare di fantasia nel racconto di una storia.

Altri due aspetti molto importanti sono quelli di non eliminare le parole nuove e difficili, piuttosto spiegargliele ed offrirgli dei sinonimi e, infine, cambiare il tono della voce e il ritmo della narrazione, dare voce e mimica ai diversi personaggi, questo gli permetterà di trovare la storia più interessante e coinvolgente.

Per quanto riguarda invece le cose da “non fare” per non far odiare la lettura ai bambini, si potrebbero semplificare con il pensiero di Gianni Rodari (scrittore, pedagogista, poeta, specializzato in letteratura per l’infanzia):

  • Non presentare il libro come un’alternativa alla televisione o al fumetto;
  • Non dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più;
  • Non ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni (se il bambino durante una storia perde la concentrazione o si allontana non bisogna insistere, l’abitudine all’ascolto aumenterà la capacità di attenzione);
  • Non dare la colpa ai bambini se non amano la lettura;
  • Non trasformare il libro in uno strumento di tortura ed obbligarli a leggere;
  • Non rifiutarsi di leggere al bambino;
  • Non offrire una scelta sufficiente (può essere d’aiuto avere più proposte e far decidere al bambino).

Conclusioni

I passatempi dell’infanzia sono cambiati, infatti oggigiorno è sempre più diffusa l’immagine del bambino che predilige la televisione o i videogame, anziché tenere in mano un libro di lettura e questo influenza la vita di ogni bambino.

Gli esperti sostengono che i bambini hanno bisogno di ascoltare tra le tre e le cinque mila parole prima di iniziare la scuola e l’ascolto delle storie aiuta i bambini a sviluppare le abilità pre-linguistiche indispensabili affinché questi imparino a leggere. Quindi gli adulti possono far appassionare un bambino ai libri se sanno muoversi nel modo più corretto e senza imposizioni.

La lettura sarà quindi fonte di stimolo per il bambino, gli aprirà la mente e lo aiuterà a dar voce ai suoi pensieri, alla fantasia ed alla sua immaginazione, ampliando inoltre il suo vocabolario e migliorando la sua conoscenza linguistica.

Valeria Glaray

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Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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