• 19 Novembre 2024
  • CULTURA

Leo Longanesi, l’editore italiano anticonformista ed eclettico

Il 30 agosto 1905 nasceva in Romagna uno degli uomini che hanno contribuito a diffondere la cultura italiana: l’editore Leo Longanesi. Giornalista, scrittore, pittore, disegnatore, caricaturista, e aforista italiano, Longanesi era uno controcorrente, sofisticato e popolare insieme: un intellettuale anticonformista, si potrebbe definire. Abituato fin da bambino a stare con la famiglia in compagnia di scrittori e poeti, come da volere della madre per abituarlo alle conversazioni intellettuali, presto il giovane Leo rimarrà affascinato da quel mondo, tanto da frequentare i caffè letterari, ed essere attratto dal Futurismo. Arriva poi la svolta nel 1926, quando Longanesi fonda la rivista culturale “L’Italiano”. Vivacità e apertura mentale caratterizzarono la figura eclettica di Leo Longanesi, scopritore di talenti letterari, e autore, inoltre, di centinaia di disegni pubblicitari per cartelloni e manifesti, tra cui quelli dell’Agip Carburanti, e per la campagna pubblicitaria della Vespa nel 1955.

logo casa editrice longanesi, leo longanesi

Sarà per la prima volta nel 1941 a Roma che Longanesi userà il suo cognome come marchio editoriale, pubblicando autori, oltre che italiani, anche francesi (Flaubert, Maupassant, Tocqueville), russi (Tolstoj, Dostoevskij), e anglo-americani (Caldwell, Isherwood e Cain). In seguito, nel 1946 a Milano, darà vita a una tra le più importanti case editrici italiane, Longanesi, in società con l’industriale Giovanni Monti. Editore sempre entusiasta e attivo, fonderà, tra gli altri (come “Il Borghese”), anche un giornale d’informazione mensile sulle novità editoriali: “Il Libraio”, che ancora oggi persegue il suo scopo, dopo essere stato rifondato nel 1989 dall’editore Stefano Mauri. Morto d’infarto a 52 anni, Longanesi fu ricordato dal giornalista Indro Montanelli in questo modo: “Al cimitero ci si ritrovò in una decina di persone, non di più. Non ci furono cerimonie né discorsi. Solo la piccola Virginia, che avrà avuto quattordici anni, mentre la bara di suo padre calava nella tomba, mormorò: E dire che gli orfani mi sono sempre stati così antipatici. Una frase che sarebbe piaciuta moltissimo a Leo”.

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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