ROMA. L’accozzaglia di sigle che compone l’alleanza di governo dimostra di avere poche idee, confuse e nessuna in comune. Questa caratteristica è emersa anche in occasione della legge di bilancio. “La manovra è un lavoro condiviso e sorprendono le critiche nella maggioranza, sarebbe meglio evitare di fare opposizione al posto di Salvini”. Intervistato dalla Stampa, il ministro dell’Economia Gualtieri il ministro chitarrista che presenta come cavallo di battaglia musicale “Bandiera rossa” replica piccato agli attacchi alla legge di bilancio, pur spiegando che si può migliorare in Parlamento, ma a saldi invariati.
Rivendica l’ essere riusciti a congelare l’Iva e il sostegno a lavoro, investimenti, Welfare ed osserva che “ci si accapiglia sul 5% di essa, facendo dimenticare l’importanza dell’altro 95%”. Poi difende le tasse su plastica, zuccheri e giganti web, spiegando che sono imposte di scopo. Non mancano le bordate di Renzi che ora, con una verginità politica rifatta e unico a non essere finito nel tritacarne elettorale umbro (solo perchè saggiamente non ha presentato liste…) si sente di salire in cattedra per distribuire voti e bacchettate a tutti gli “alleati” di governo.