A settembre, dal 20 al 22, torna in tutta italia l’appuntamento “Puliamo il Mondo” organizzato da Legambiente. Sono centinaia gli eventi nella penisola, per cui s’invitano i cittadini a “ripulire le piazze, le strade, i parchi delle città dai rifiuti abbandonati, dal degrado, dai pregiudizi”. Nel 2018 sono stati oltre 600mila i volontari scesi in campo per questa iniziativa in quattromila località e 1600 comuni, tra cui 35 associazioni cattoliche e laiche, tante scuole, migranti, e comunità straniere, intrecciando anche relazioni con comunità Legambiente. “Si è cittadini di un territorio se lo si cura, a prescindere dalla nazionalità. Invece che alla pancia, noi continueremo a parlare al cervello e al cuore, e alla fine prevarranno le ragioni dell’ecologia umana”, dichiara l’associazione ambientalista.
Numerosi sono sempre i rifiuti raccolti ogni anno, come bottiglie di plastica e vetro, cartacce, mozziconi di sigaretta, ma anche stracci, lattine, pneumatici, cerchioni di plastica, che si trasformano in risorsa preziosa se riciclati. Puliamo il Mondo rappresenta l’edizione italiana di “Clean Up The World” (associazione no profit per pulire il mondo), che Legambiente coordina e organizza dal 1993, avvalendosi dal 1995 anche della collaborazione della Rai. Nel tempo la campagna ha coinvolto 15 milioni di volontari e 40mila località, ripulendo 100mila aree dai rifiuti. Il 21 settembre è, dunque, il “World Cleanup Day”, la più grande azione civica positiva che il mondo abbia mai visto, che ha l’obiettivo di curarlo, raccogliendo i rifiuti. Nella scorsa edizione quasi 18 milioni di persone di 157 paesi si sono schierati contro il problema della spazzatura globale, raccogliendo 88mila e 500 tonnellate di rifiuti.
Le modalità per partecipare a Puliamo il Mondo si trovano sul seguente link, oltre al decalogo Conai della raccolta differenziata di qualità
Simona Cocola