MILANO. «La Scala è il brand italiano più famoso dopo la Ferrari. E questo è un elemento importante: le richieste di portarla nel mondo sono tante». Le recenti dichiarazioni sono di Alexander Pereira, che presiede l’Accademia Teatro alla Scala, diretta da Luisa Vinci. Conosciuta come una tra le istituzioni più autorevoli per la formazione di professionisti nello spettacolo dal vivo, e frequentata ogni anno da oltre mille allievi, quest’anno porterà per la prima volta il prestigio della Scala in luoghi come l’Arabia Saudita e Singapore.
Risale al 1878 la prima incursione fuori Italia, in occasione dei 100 anni dalla nascita della Scala, e precisamente all’Expo di Parigi. In seguito si contano 156 progetti del teatro milanese in 40 Paesi, dalle Olimpiadi di Monaco nel 1972 a quelle di Atene nel 2004, e Tokyo il prossimo anno. Nell’elenco non mancano grandi eventi quali il bicentenario degli Stati Uniti nel 1976, i 300 anni di San Pietroburgo nel 2003, il cinquantesimo dell’indipendenza del Ghana nel 2007.
Quasi 70 tournée in 18 anni, a partire dal 2000, hanno inoltre portato la Scala, eccellenza italiana, in un centinaio di teatri. I prossimi impegni prevedono tappe in numerose nazioni di continenti diversi: il debutto in Finlandia, a cui seguirà la Cina, per fare ritorno in Europa. Da definire poi una serie di appuntamenti nel 2020 a Hong Kong, Singapore, in Costa Mesa con Roberto Bolle, Riad, Mumbai, e Tokyo.