L’università italiana diventa “green”, proponendo corsi di laurea sempre più attenti all’ambiente. Gli studi di agricoltura, architettura, economia puntano alla sostenibilità, come l’Università degli Studi Brescia con il corso sui sistemi agricoli sostenibili, o quella di Ferrara con il corso di dottorato di ricerca in Sostenibilità ambientale e benessere, l’Environmental sustainability and wellbeing. E ancora, Parma propone il percorso di laurea triennale “Architettura Rigenerazione Sostenibilità”, mentre l’Università Suor Orsola Benincasa a Napoli ricorda i primi laureati italiani in green economy, e il nuovo corso di laurea magistrale in economia, management e sostenibilità, il primo in Campania dedicato alla sostenibilità economica, sociale e ambientale delle imprese al via da ottobre.
Un’indagine condotta da Almalaurea rileva che circa il 75% di chi si laurea in Scienze della natura trova occupazione a cinque anni dal conseguimento. Il corso di laurea in Scienze ambientali è molto vicino ai temi “scottanti” che ogni giorno, ormai, riguardano il Pianeta, quali l’ecologia e i cambiamenti climatici. Inoltre vecchi e nuovi indirizzi di studi universitari che abbracciano la green economy, danno maggiori possibilità ai laureati di trovare lavoro in questo settore. Infatti l’ultimo rapporto GreenItaly evidenzia come le imprese che hanno realizzato investimenti green siano più propense all’innovazione rispetto a quelle che non vi investono, e anche che il 43% delle imprese investitrici nel green ha laureati contro il 23% delle altre.
Esiste un sito, Greenjobs, che si occupa dei lavori “verdi e socialmente responsabili”, attraverso cui trovare offerte di lavoro interessanti in tutt’Italia. Sul portale si legge che è dedicato alle professioni della green economy e del non profit, e che il denominatore comune delle professioni presentate su Greenjobs è la finalità: ambiente, responsabilità sociale, qualità della vita, poiché con il lavoro si può incidere profondamente sul miglioramento o peggioramento della società. L’ideatore è Matteo Plevano, psicologo del lavoro, che afferma: «Credo fermamente che il nuovo paradigma economico e sociale basato su ambiente, business e società, debba considerare la Persona, e con essa i suoi aspetti psicologici più profondi, come centro del nuovo modello di evoluzione».
Simona Cocola