TRENTO. Sta dalla parte dell’ambiente per un futuro sostenibile Green Energy Storage (Ges), azienda nata nel 2015 e composta da un team tutto italiano, supportato da un comitato scientifico composto da illustri ricercatori internazionali, che rivolge la propria mission verso l’efficienza energetica, la ricerca, e le tecnologie d’avanguardia. E in questo senso è stato sviluppato il progetto di batterie organiche per l’accumulo di energia rinnovabile, sfruttando l’energia solare ed eolica, grazie a un accordo in esclusiva per l’Europa con l’Università di Harvard.
Sviluppando un sistema di accumulo organico basato sul chinone, molecola che si estrae dai vegetali e dagli scarti del petrolio, Ges è riuscita a raccogliere su MamaCrowd più di 2 milioni di euro da investitori privati. «Nel 2019 sarà avviata la grande produzione della prima serie commerciale di batterie a flusso», afferma Salvatore Pinto, Presidente Green Energy Storage. In tre anni Green Energy Storage ha sviluppato e sta commercializzando un prodotto, compiendo un percorso che i principali competitor hanno realizzato in circa dieci anni, si legge sul MamaCrowd, la prima piattaforma di equity crowdfunding italiana per capitale raccolto e campagne di successo, che propone startup preselezionate da una rete di acceleratori e incubatori partner esperti, promettenti società che già fatturano e business innovativi validati dal mercato.
L’obiettivo della campagna, chiusa da un paio di giorni, è quello d’investire i capitali raccolti per potenziare la produzione di questi innovativi sistemi di accumulo di energie rinnovabili. «I numeri confermano come l’equity crowdfunding stia diventando sempre più uno strumento adatto anche per i round milionari di startup e Pmi», dichiara Dario Giudici, Ceo di Mamacrowd.