Oltre 50 applausi durante il discorso del presidente della Repubblica alla Camera
Nel suo lungo discorso di insediamento a Montecitorio, dopo aver giurato per il suo secondo mandato, il confermato presidente della Repubblica Sergio Mattarella non ha parlato solo di rilancio del paese e di emergenza sanitaria. Ha toccato anche temi istituzionali, in particolare in difesa del Parlamento. Proprio questi passaggi sono stati i più apprezzati da deputati e senatori, che hanno più volte interrotto il capo dello stato con sentiti applausi. I più attenti ne hanno contati 52.
Insieme alla standing ovation finale sul ricordo di Sassoli e all’elogio al personale sanitario, sono stati due gli applausi più sentiti: quelli ad altrettante “bacchettate”. La prima rivolta al governo per il ricorso eccessivo alla fiducia e alla decretazione d’urgenza. “Il parlamento – ha ammonito Mattarella – deve essere sempre messo in condizione di valutare i provvedimenti con tempi adeguati“. Per il capo dello Stato non è accettabile una “forzata compressione dei tempi del parlamento“.
La seconda è stata riservata alla magistratura: “un profondo processo riformatore deve interessare anche il versante della giustizia“, ha avvertito Mattarella, spiegando che “le logiche di appartenenza, per dettato costituzionale, devono restare estranee all’organo giudiziario“. Un chiaro riferimento al correntismo dei magistrati.
Elogi sono arrivati da tutti i partiti. “Da applausi soprattutto le parole sulla giustizia“, ha affermato il leader della Lega Matteo Salvini, bloccato a casa perché positivo al covid. “Oggi posso dire di essere orgoglioso e felice di aver offerto il mio contributo, al pari di altri, per la riconferma del Presidente Mattarella“, ha aggiunto Salvini, che ha contattato telefonicamente il capo dello Stato per complimentarsi.
Il tema della giustizia è particolarmente caro anche ad Italia viva: così commenta il deputato renziano Marco Di Maio: “Gli applausi unanimi del parlamento al presidente Mattarella sulla Giustizia e le sue necessarie riforme si possono leggere come l’assunzione di un impegno. Noi continueremo a lavorare affinché si concretizzino, confidando che altri – visti gli applausi – abbiano cambiato idea.” Soddisfatta anche Forza Italia, con il ministro Maria Stella Gelmini.
Se per il segretario del Partito democratico Enrico Letta il passaggio chiave del discorso del capo dello Stato è quello sulle disuguaglianze che frenano la crescita, l’esponente dem Graziano Delrio sottolinea come Mattarella abbia “ribadito la centralità del Parlamento, il luogo della rappresentanza e del confronto democratico“. Dall’opposizione Fratelli d’Italia rilancia il presidenzialismo, tornando a chiedere che Mattarella sia l’ultimo Presidente della repubblica non eletto dai cittadini.