Ora è ufficiale: accordo fatto tra Fca e Psa per dar vita al quarto costruttore mondiale. “Le discussioni in corso – recita un comunicato dei due gruppi – aprono la strada alla creazione di un nuovo gruppo di dimensioni e risorse globali, detenuto al 50% dagli azionisti di Groupe PSA e al 50% dagli azionisti di FCA. In un settore in rapida evoluzione, con nuove sfide in termini di mobilità connessa, elettrificata, condivisa e autonoma, la società risultante dalla fusione farà leva sulla sua forza nella ricerca e sviluppo e sul suo ecosistema globale per accelerare l’innovazione e affrontare queste sfide con agilità ed efficienza negli investimenti”. Quindi la conferma ufficiale è arrivata: il matrimonio tra Fca e Psa per creare un nuovo colosso mondiale dell’auto è allo studio. Anzi, secondo il Wall Street Journal, il primo ad annunciare l’operazione, il via libera è già arrivato e i governi americano e francese sono stati informati. L’annuncio è atteso per domani. I consigli di amministrazione delle due società sono stati tenuti in preallerta tutta la giornata.
L’operazione, come si è visto subito, piace ai mercati. Molti dettagli dell’operazione, che porterà alla nascita del quarto costruttore al mondo con 8,7 milioni di auto vendute, sono noti e somigliano a quelli del progetto poi saltato con Renault. La nuova società dovrebbe essere paritetica (50% Fca e 50% Psa), guidata da Carlos Tavares, amministratore delegato e John Elkann, presidente. E secondo il Wall street journal Psa dovrebbe avere sei posti in cda, Fca cinque. Fca starebbe valutando 5 miliardi di euro di dividendi straordinari, mentre la società francese – che tra suoi advisor ha Mediobanca – potrebbe decidere per lo spin off o la vendita del 46% nella società di componentistica Faurecia. Il nuovo gruppo che nascerà dalla fusione di Fca e Psa, se si raggiungerà l’accordo, sarà il quarto costruttore al mondo con 8,7 milioni di auto vendute, alle spalle di Gm, Volkswagen e l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Oltre 400.000 i dipendenti. Il fatturato sfiorerà i 200 miliardi di euro. Nascerebbe così un colosso globale diventando il quarto costruttore al mondo con 8,7 milioni di auto vendute, alle spalle di Toyota, Volkswagen e l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Il fatturato sfiorerà i 200 miliardi di euro per un totale combinato di 400 mila dipendenti nel mondo distribuiti su 147 stabilimenti, e quindici marchi sotto controllo, ovvero Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Fiat, Fiat Professional, Jeep, Lancia, Ram e Maserati, a cui si aggiungono Peugeot, Citroen, Ds Automobiles, Opel e Vauxhall.