• 30 Gennaio 2025
  • SCIENZE

La vorticosa danza di gas e polveri crea una baby stella binaria

FIRENZE. Chi pensa che non ci possa essere alcun tipo di poesia nello spazio si sbaglia di grosso perché è stata scoperta di recente una vera e propria nursery stellare: una nube formata da gas e polveri sta collassando per formare due massicce protostelle. Questi flussi di gas polverosi sembrano danzare in maniera leggiadra, un controsenso perché le masse hanno una grandezza pari a circa dieci volte quella del Sole e successivamente diverranno un sistema stellare binario.

La scoperta è stata fatta da un gruppo di scienziati del centro “Riken Cluser for Pioneering research” in Giappone ed è stata pubblicata oggi sulla rivista specializzata “Nature Atronomy“. Lo studio, guidato da Yichen Zhang, rappresenta la prima osservazione “in tempo reale” della nascita di un sistema binario con con stelle di grande massa. Gli esperti hanno utilizzato l’array cileno ALMA per studiare con un altissimo livello di dettaglio la regione di formazione stellare nota come IRAS07299-1651, a circa 5.500 anni luce di distanza da noi. Nel team di scienziati che hanno firmato l’articolo c’è anche Maria Teresa Beltrán, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Astrofisica a Firenze (INAF).

Elaborazione grafica della regione di formazione stellare IRAS-07299 e il massiccio sistema binario al centro.

È ormai ai ricercatori che le stelle più massicce hanno delle compagne più piccole che orbitano attorno a loro, quel che però non è ancora chiaro agli è come vengano a formarsi queste coppie celesti. Le stelle nascono insieme da un comune disco a spirale al centro di una nube molecolare o si incontrano casualmente in ammassi stellari affollati?

Beltrán spiega: “Le stelle di grande massa si formano in ammassi stellari e spesso in sistemi binari o multipli. Nonostante la loro importanza, ben poco è noto delle prime fasi evolutive di tali stelle. Ciò è dovuto sia al fatto che la loro formazione avviene su tempi scala molto brevi, sia alla grande distanza a cui tipicamente si trovano le regioni di formazione delle stelle massicce”. Tale distanza rende necessarie immagini con un’alta risoluzione angolare, ovvero un grande livello di dettaglio, per riuscire a sondare la parte più densa delle nubi al cui interno sono in corso processi di formazione stellare. Per comprendere meglio queste dinamiche sono quindi fondamentali i telescopi come ALMA, con cui sono state effettuate osservazioni ad altissima risoluzione spaziale (50 unità astronomiche, ovvero 50 volte la distanza che separa la Terra dal Sole).

Sistema binario ruotante attorno ad un comune centro di massa.

La ricercatrice inoltre ha aggiunto: “In particolare è stato rivelato un sistema proto-binario costituito da due stelle di circa 10 masse solari, con una separazione di 180 unità astronomiche ed un periodo orbitale di 570 anni. I risultati suggeriscono che il sistema abbia avuto origine dalla frammentazione di un disco massiccio di gas e polveri e che ciascuna proto-stella sia attualmente circondata da un disco in rotazione”.

E’ di fondamentale importanza studiare questo tipo di stelle perché, alla fine del loro ciclo evolutivo, esplodendo come supernove, producono elementi pesanti, come il silicio, il calcio, lo zolfo, il ferro, il nichel, che sono presenti anche sulla Terra.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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