I ricercatori dell’Università di Washington , grazie alla scoperta di un particolare algoritmo, sono riusciti ad animare famosi dipinti ed immagini fotografiche, proprio come in alcune scene della famosa saga di Harry Potter, dove i protagonisti si intrattenevano in conversazioni con i personaggi dei quadri.
Il programma si chiama “Photo Wake Up” e funziona grazie ai visori di realtà aumentata che permettono di vedere le figure uscire dalla cornice, verrà presentato alla Conferenza di visione artificiale e riconoscimento delle forme che si terrà a Long Beach, California dal 16 al 20 giugno.
Nello specifico l’algoritmo, per animare foto e dipinti, riesce ad identificare la figura ritratta nell’immagine e crea una maschera con gli stessi contorni del suo corpo. In seguito crea un modello 3D identico all’originale e lo colora, ricostruendo in maniera creativa ma coerente anche la parte posteriore non visibile nell’opera di partenza.
Dopo aver unito le due immagini, il modello inizierà a camminare, correre, saltare e venire al nostro fianco mentre il programma crea uno sfondo così da non lasciarlo bianco.
Da domani in poi sarà possibile fruire dell’arte in maniera interattiva e vedere opere come La Gioconda o l’Urlo di Munch saltarci letteralmente incontro. Oltre ad essere utilizzato nei musei per rendere più interattiva la fruizione delle opere, secondo i ricercatori saranno numerosi i campi di applicazioni della nuova tecnologia, come ad esempio nei videogame, per permettere ai gamers di vivere le azioni di gioco in maniera più intensa oppure per la creazione di avatar personalizzati.
Carlo Saccomando