FERRARA. La sconfitta nell’anticipo della 32° giornata di Serie A non rappresenta sicuramente un dramma per la Juventus. I bianconeri hanno già virtualmente cucito sul petto l’ottavo scudetto consecutivo ed è solo una questione di tempo il fatto che il titolo venga ufficialmente iscritto nell’albo d’oro. L’unico rammarico che proveranno giocatori, società e tifosi è quello di non poter essere i primi nei principali campionati europei a festeggiare il trionfo del titolo nazionale.
Difatti domani sera alle 21:00 si affronteranno il Paris Saint-Germain in trasferta contro il Lilla, la prima contro la seconda della Ligue 1.Il distacco tra le due squadre è di 20 punti in vantaggio dei parigini, che se dovessero vincere o pareggiare, si aggiudicherebbero la vittoria del campionato transalpino considerando che mancherebbero solo 6 giornate da disputare. In più Neymar e compagni, rispetto agli avversari, hanno una partita in meno ancora da recuperare.
Nel match avuto luogo allo stadio Paolo Mazza di Ferrara mister Allegri decide di effettuare un importante turnover nel quale gli unici due titolari sono Cancelo, spostato per l’occasione come esterno di centrocampo, e Dybala. Tra le sorprese si nota la presenza del giovane difensore della primavera Gozzi e del centrocampista Castanos, che sta disputando il campionato di serie C con la seconda squadra bianconera. Si rivede in campo Cuadrado dopo il lunghissimo infortunio, l’ultima presenza in campo del colombiano era datata 1 dicembre dello scorso anno. Nel complesso la squadra scelta dall’allenatore ha una età media molto giovane, nello specifico di 25 anni e 114 giorni, la più bassa in Serie A per i bianconeri dall’ottobre 1998 (contro il Vicenza di 24 anni e 340 giorni) . Se non fosse stato per l’inserimento come centrale di difesa del “professore” Barzagli, con i suoi 37 anni, la media sarebbe stata di sicuro inferiore.
Nella Spal invece nessuna novità di formazione per Semplici che si affida in attacco ad un 4-4-2 che ha in Floccari e Petagna le sue armi da gol più pericolose.
Durante la prima mezz’ora sia da un lato che dall’altro le due compagini creano azioni interessanti, ma le conclusioni tese alla finalizzazione di esse sono tutte da dimenticare. Sembra di assistere ad un gioco nel quale si faccia a gara a chi riesce ad effettuare il tiro più spettacolare senza centrare lo specchio della porta. Al 30′ Cancelo capisce che è arrivato il momento di dare un’accelerata al match e di tornare a giocare a calcio. L’esterno portoghese effettua un tiro da più di venti metri, Viviano ne intuisce la direzione, ma non appena la sfera arriva al centro dell’area di rigore interviene Kean. La deviazione è fatale per l’estremo difensore spallino, che viene preso in controtempo. Per il giovane attaccante azzurro questo è il sesto gol in 8 partite, una media gol da far invidia ai più grandi attaccanti d’Europa. La Juve si porta in vantaggio per 0-1. Il primo tempo termina senza ulteriori sussulti, con lo scudetto tricolore virtualmente conquistato.
Nella ripresa i ferraresi capiscono che non hanno ancora un margine di vantaggio tale dalla terzultima in classifica per potersi ritenere salvi. Scendono in campo con nuovi stimoli, e dopo soli 4 minuti, dagli sviluppi di un corner, Bonifazi riesce svettare di testa su Bentancur e firmare il pareggio. Dopo pochi minuti è intenso il forcing dei padroni di casa, che spinti sulle ali dell’entusiasmo sfiorano il vantaggio con Mugia, ex Lazio, che sfrutta al meglio un perfetto cross dalla sinistra di Lazzari. Il colpo di testa è troppo centrale per impensierire Perin che blocca agevolmente. Al 67′ si fa vedere un altro giovane bianconero, Hans Nicolussi, centrocampista che sta gravitando tra la primavera e la squadra B. Il centrocampista che era subentrato pochi minuti prima per Castanos, scaglia un improvviso e potente tiro che Viviano respinge a lato. La Juve non si accontenta del pareggio e cinque minuti dopo prova con un tiro a giro di Dybala a prendersi la vittoria. La conclusione è troppo debole per impensierire l’estremo difensore ex Samp. Al 74′ arriva il vantaggio dei padroni di casa: Murgia si insinua velocemente nell’area bianconera e serve Floccari che non si fa sfuggire l’occasione per portare i suoi sul definitivo 2-1.
Per i bianconeri si tratta della seconda sconfitta stagionale, indolore e condizionata dall’inserimento di tante seconde e terze linee. Massimiliano Allegri ha scelto questa strategia per preservare al meglio i giocatori più importanti in vista del match di ritorno di Champions League, che si disputerà martedì 16 aprile allo Juventus Stadium di Torino. Per la Spal questi tre punti rappresentano un bottino fondamentale per la salvezza, che gli permette di distanziare l’Empoli terzultimo di 8 punti.