Colloquio tra i presidenti di Finlandia e Russia.
Mentre una band ucraina vince l’Eurovision, secondo uno dei segretari della Nato, “L’Ucraina può vincere“. A parlare è Mircea Geoana, a Berlino, dove è in corso un vertice informale dei ministri degli Esteri dell’Alleanza atlantica. Nella capitale tedesca è arrivato anche il segretario di Stato americano Antony Blinken, come ha fatto sapere egli stesso.
Geoana ha commentato la cena di ieri sera a cui hanno partecipato anche Finlandia e Svezia, parlando di “clima costruttivo“. “L’unità dell’Alleanza, specialmente negli ultimi mesi, è stata impeccabile: questa è la nostra forza“, ha aggiunto il vicesegretario. Sul tappeto naturalmente l’ingresso nella Nato dei due paesi scandinavi, che si fa sempre più concreto, dopo le aperture della Turchia che inizialmente aveva puntato i piedi.
Il presidente finlandese Sauli Niinistö ha sentito al telefono quello russo Vladimir Putin per annunciargli l’adesione della Finlandia alla Nato. Si è trattato, si legge, di un “franco scambio di opinioni“, nel quale Putin ha definito “un errore” la fine della neutralità finlandese, perché non c’è “nessuna minaccia alla sua sicurezza“. Si è parlato anche dei negoziati di pace che sono di fatto sospesi. Per lo stop Putin ha accusato il governo di Kiev.
La band ucraina Kalush Orchestra vince l’Eurovision song contest e Volodymyr Zelensky celebra l’evento su Facebook. “Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa!“, scrive il presidente ucraino. Che poi parla della prossima edizione, che dovrebbe svolgersi proprio in Ucraina. “Faremo di tutto perché l’Eurovision si tenga a Mariupol“.
“L’offensiva russa nel Donbas ha perso slancio ed è rimasta notevolmente in ritardo. Nonostante i progressi iniziali su piccola scala, la Russia non è riuscita a ottenere sostanziali guadagni territoriali nell’ultimo mese, pur mantenendo livelli costantemente elevati di logoramento“. Lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla guerra in Ucraina. “Nelle condizioni attuali, è improbabile che la Russia acceleri drasticamente il suo tasso di avanzamento nei prossimi 30 giorni“, conclude il report.
