L'Alleanza aspetta Stoccolma e Helsinki. Nuove minacce di Putin. Guterres a Kiev
“Se Svezia e Finlandia decidono di entrare nella Nato saranno accolte a braccia aperte“. Non ha dubbi il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg sulla prossima adesione dei due paesi scandinavi all’Alleanza. Una scelta, quella di Helsinki e Stoccolma, dettata dalla guerra in Ucraina e dal timore di attacchi da parte russa.
Stoltenberg parla in una conferenza stampa congiunta con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. “Abbiamo lavorato con questi Paesi per anni – ha spiegato il segretario generale – sappiamo che loro forze hanno gli standard della Nato, abbiamo condotto insieme molte missioni e mi aspetto che il processo sia veloce dopo che le formalità saranno espletate“. Nel frattempo “troveremo accordi di sicurezza nel periodo di interregno fino a quando sarà ratificata la loro scelta“.
La Russia, che ha attaccato l’Ucraina, a suo dire, anche per evitare l’allargamento della Nato, si ritroverà presto altri due paesi nell’Alleanza. E in attesa della risposta di Mosca, è la Cina a sollevare dubbi sulla natura difensiva della Nato. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino critica l’Alleanza atlantica, considerandola “Uno strumento per i singoli paesi per cercare l’egemonia“. Per i cinesi, “Come prodotto della Guerra Fredda e più grande alleanza militare al mondo, la Nato dovrebbe valutare la situazione e apportare gli adeguamenti necessari. Invece si è impegnata in uno scontro sul campo” e ” crea costantemente confronto e problemi“.
Il Bundestag ha approvato la fornitura all’Ucraina di armi pesanti. 586 i voti favorevoli, 100 i contrari. Con questo voto, la Germania cerca di uscire dall’ambiguità in cui si trova dall’inizio del conflitto. E’ la risposta del Cancelliere Scholz agli scivoloni e le gaffe degli ultimi mesi, provocati dalla enorme dipendenza di Berlino dal gas russo. E da figure imbarazzanti, come l’ex Cancelliere Schroeder, che da 20 anni siede nel Cda dei colossi dell’energia russi e nei giorni scorsi ha difeso Putin.
Immediata la replica di Mosca: “L’invio di armi in Ucraina e in altri Paesi costituisce una minaccia per la sicurezza dell’Europa“, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Ieri le nuove minacce di Putin all’Occidente: “Non interferite, la nostra risposta sarà rapida. Abbiamo strumenti che nessuno ha e li useremo se necessario“.
Dopo la sua visita a Mosca, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è volato a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Questa mattina un passaggio a Borodyanka, vicino alla capitale, una delle cittadine più martoriate dall’occupazione russa. “Prima questa guerra finisce e meglio è“, ha affermato il numero uno dell’Onu.