Continua la guerra a distanza tra Matteo Salvini e Lucia Azzolina: il leader leghista, come annunciato a più riprese, è tra i promotori e i primi firmatari della mozione di sfiducia presenta quest’oggi al Senato nei confronti della ministra dell’Istruzione. Una mossa condivisa anche dagli alleati di opposizione, Fratelli d’Italia e Forza Italia, che hanno dato il loro benestare e che punta a mettere in difficoltà l’attuale esecutivo.
Mario Pittoni, capogruppo al senato della Lega oltre a ricoprire l’incarico di responsabile Scuola del partito e vice presidente della commissione Cultura a palazzo Madama, ha scritto su Facebook: “Basta arrampicarsi sugli specchi per giustificare la mancanza di insegnanti! Problemi ci sono sempre stati ma, in piena emergenza epidemiologica, è stata sprecata un’occasione storica per superarli. La scuola riparte senza decine di migliaia di docenti titolari, fondamentali per la qualità del servizio in particolare quando riguarda ragazzi con disabilità, semplicemente perché il ministro Azzolina non ha voluto prendere in considerazione il nostro maxi piano di stabilizzazione per titoli e servizio già pronto a marzo e presentato come emendamento al decreto Scuola, che avrebbe garantito tutti gli insegnanti necessari in tempo utile“.
Il testo depositato a Palazzo Madama inizia così: “A ridosso dell’inizio dell’anno scolastico, si registra un clima di esasperante incertezza sugli aspetti principali inerenti la riapertura delle scuole a seguito della prolungata chiusura, dal mese di marzo, dovuta all’emergenza Covid-19″.
Nel documento vengono contestate alcune decisioni perse dell’attuale titolare del dicastero di Viale Trastevere in merito alle gestione del nuovo anno scolastico 2020/21 come ad esempio la continua variazione delle indicazioni sugli orari d’ingresso a scuola forniti a famiglie e addetti ai lavori, la certezza o meno se ci saranno doppi turni tra mattina e pomeriggio per poter attuare il necessario distanziamento in caso di assenza di spazi adeguati e se dovranno essere i genitori stessi a dover effettuare le misurazioni della temperatura corporea dei propri figli prima dell’ingresso a scuola.
“L’incertezza circa l’avvio dell’anno scolastico 2020-2021, le paventate ipotesi di un nuovo lock-down, generano insicurezza nei genitori per la gestione delle dinamiche familiari per quanto attiene l’organizzazione dei tempi e la conciliazione degli impegni scolastici dei figli con il proprio lavoro.” Secondo i senatori leghisti in una situazione considerata “non facile e inusuale” le famiglie si sarebbero aspettate dal ministro dell’Istruzione “un atteggiamento di responsabilità, una gestione autorevole ed efficiente della macchina organizzativa, stante soprattutto l’ampio margine di tempo avuto da marzo per pianificare ogni aspetto inerente il ritorno in aula“.
Inoltre nel mirino dei senatori leghisti ci sarebbe anche la tesi di Laurea e la carriera della Azzolina. Secondo quanto affermato nella mozione di sfiducia c’è il dubbio che la Ministra abbia commesso il reato di plagio e di violazione del diritto d’autore, copiando da opere altrui interi brani (complessivamente sarebbero più di 40) sia nella sua tesi per la Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario discussa all’Università di Pisa nel 2010, sia nelle due tesi di primo e di secondo livello, discusse all’Università di Catania, mettendo per giunta in vendita i tre elaborati su un sito specializzato. Un’ipotesi che è stata denunciata in più occasioni sulle pagine di diversi quotidiani nazionali dal linguista Massimo Arcangeli.
Inoltre la stessa Ministra, come segnalato dallo stesso Arcangeli in due articoli del 12 e del 14 agosto pubblicati dal “Giornale“, risulterebbe essersi di fatto anche “autoassunta” a dirigente scolastico. “Il Tar – concludono dalla Lega – ha emesso una sentenza di annullamento dell’intera prova del concorso a cui il Ministro ha partecipato, se il Consiglio di Stato il prossimo 15 ottobre dovesse confermare quanto previsto dal Tar Lazio, si potrebbe sostanziare una situazione di palese conflitto di interessi“.
Ieri sera Matteo Salvini attraverso un tweet aveva voluto sottolineare il dramma vissuto in questo momento da molte famiglie italiane, con figli affetti dalla sindrome di Down, che non hanno ancora potuto portare i propri figli a scuola: “Se una mamma a Pisa, con un figlio affetto da sindrome di Down, viene rimandata a casa col proprio bimbo perché non c’è ancora l’insegnante di sostegno… è un problema.”
Carlo Saccomando