I ministri della Lega hanno disertato la riunione del Consiglio dei ministri sulla delega fiscale, perché non hanno avuto tempo sufficiente per leggere i testi e farsi un'idea completa di quanto imposto agli italiani
La diserzione del tavolo sulla delega fiscale i ministri leghisti la giustificano dicendo che non si possono ricevere “le carte” solo all’ultimo. “Non è serio” dare il voto senza aver avuto modo di leggere i testi”. Tra le perplessità sul fisco della Lega anche quello delle coperture necessarie per la riforma dell’Irpef. Al tavolo della cabina di regia era presente Garavaglia in sostituzione del collega Giancarlo Giorgetti. Ha però lasciato la riunione in anticipo spiegando che la Lega intende approfondire la bozza.
Il premier Mario Draghi nella conferenza stampa successiva all’approvazione della legge delega sulla riforma del fisco ha detto: L’assenza della Lega al Consiglio dei Ministri sulla delega fiscale “l’assenza della Lega la spiegherà l’onorevole Salvini oggi o domani. Ma gli scambi avvenuti in cabina regia e nelle conversazioni avevano dato sufficienti elementi per valutare la legge delega”.
“Non voto la Delega fiscale perché non contiene quello che era negli accordi. Non c’era quanto pattuito. I ministri della Lega non possono averla in mano alle 13:30 per una riunione alle 14. Non è l’oroscopo, non è possibile avere mezz’ora di tempo per analizzare il futuro degli italiani. C’è qualcosa da cambiare nella modalità operativa”. ha risposto Salvini in una conferenza stampa a Montecitorio. “I nostri ministri mi dicevamo che nei corridoi tutti gli altri ministri dicevano ‘avete ragione’. Poi dentro per ipocrisia si china il capo e si alza la manina. Noi non chiniamo il capo quando ci sono di mezzo la casa e il risparmio degli italiani. C’è un’ipotesi di aumento di tasse che la Lega non avalla”.
Giorgia Meloni concorda con la Lega, dicendo che gli alleati fanno bene a non votare una delega in bianco. La leader di Fdi chiarisce la sua posizione ai microfoni della trasmissione “Porta a porta”: “Credo che Salvini faccia bene a non votare una delega in bianco, anche perché nel Parlamento il centrosinistra è molto più forte nei numeri e tende a prevalere e da parte del governo Draghi mi pare ci sia una certa inclinazione...”.