La Borsa di Milano paga a duro prezzo la crisi di governo e chiude in forte calo: l’indice Ftse Mib lascia sul terreno il 2,48%, bruciando 15 miliardi di euro di ricapitalizzazione. In leggero calo, rispetto al picco toccato nel pomeriggio, per lo spread tra Btp e Bund tedesco che chiude a 240,6 punti, 30 punti in rispetto alla chiusura di ieri. Penalizzate molto dall’andamento dei titoli di stato le banche: Banco Bpm cede il 7%, Bper il 5,5% e Unicredit il 5,8%. Ubi va giu’ del 6,19% e anche Intesa Sanpaolo arretra di oltre il 4%. Si salvano dalle vendite solo le St (+1,2%), sulla scia del recupero dei tecnologici, e Atlantia (+2,13%), che beneficia di alcune voci che parlano di un possibile ripensamento sull’ipotesi inerente la revoca alla concessione autostradale.
Carlo Saccomando