La presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati durante un incontro con la stampa a Palazzo Madama in vista dell’avvicinarsi del Natale ha espresso la sua critica, disciplinata e incisiva, sull’attuale girone organizzativo del governo, e su come questo sta disciplinando il comportamento da tenere in società durante le imminenti festività.
Dopo aver ricordato che il Santo Natale è tradizionalmente la festa delle famiglie nonché il momento degli affetti che si riuniscono, ha sottolineato con dispiacere che a pochissimi giorni dalla Vigilia gli italiani ancora non possono sapere come organizzare e con chi vivere il Natale. La presidente ha detto che “è incomprensibile che gli italiani non sappiano come comportarsi”, ovviamente riferendosi ad una impossibilità di conoscere al momento le regole di contegno da assumere. E ha aggiunto che le regole possono essere anche ferree ma devono necessariamente essere certe.
La certezza delle regole è l’anticamera della sicurezza. La sicurezza è un bene fondamentale del cittadino non suddito che può autodeterminarsi, pur nelle limitazioni del momento emergenziale, all’interno di cornici comportamentali determinate. C’è l’urgente bisogno di trasmettere agli italiani la sensazione di vivere con un ordine certo il momento finale di questo anno particolare.
Inoltre la Casellati ha rilevato criticamente che “è inimmaginabile che ci si trovi all’ultimo momento di fronte al fatto di non poter portare un augurio ad un genitore anziano, solo e magari anche malato”. La critica ha poi avuto ad oggetto i ritardi nelle tempistiche in generale, riferendosi a tutto il periodo segnato dal Covid-19. Ha infatti sostenuto che “a dieci mesi dall’inizio della pandemia troppi sono i ritardi, le indeterminatezze e le disomogeneità nella riorganizzazione sanitaria. Sono errori che non possiamo permetterci di ripetere rispetto alla grande sfida che tutti attendiamo dalla distribuzione dei vaccini anti-Covid. Altri Paesi sono già operativi, mentre l’Italia ha ancora difficoltà sui vaccini anti-influenzali”.
Da ultimo la Presidente ha manifestato le sue preoccupazioni circa lo stato di incertezza generale che affligge gli italiani in tanti settori e non solo a livello sanitario. Sicuramente tra quei tanti settori l’economia e lo sviluppo sono i punti cardinali colpiti da una crisi eterogenea e a vasi inevitabilmente comunicanti. Al di là dello specifico contenuto delle misure organizzative circa le relazioni umani, gli inviti, le visite tra amici e parenti e altro ancora durante le festività imminenti, manca proprio una certezza decisionale.
Gli italiani hanno bisogno di regole certe, chiaramente comunicate, brevemente e specificamente motivate, perché insieme alla libertà personale degli italiani in questo momento stanno venendo meno i punti fermi sul come organizzare o riorganizzare la vita sociale, non in un qualsiasi 25 di mese, bensì a Natale.
Luigi Trisolino