È notizia di ieri che Kit Harington, tra i protagonisti principali della serie cult “il Trono di Spade” nella quale per otto anni ha interpretato il ruolo di Jon Snow, è ricoverato in un centro di riabilitazione.
Secondo Page Six, la rubrica di gossip del New York Post, l’attore sarebbe ricoverato da circa un mese nella clinica Privé-Swiss sul mare del Connecticut, dove e’ arrivato prima che sugli schermi di mezzo mondo, andasse in onda il gran finale della serie. I motivi del ricovero dovrebbero essere legati sia al troppo stress e all’abuso di alcol, scaturiti come conseguenza della fine della serie. La star ha ricevuto coaching psicologico e terapia comportamentale per aiutarlo a gestire lo stress e le “emozioni negative“. Il costo della permanenza nella clinica è di circa 120.000 dollari al mese.
Che Kit fosse legato fortemente allo show lo si è notato quando l’emittente televisiva HBO ha diffuso un documentario che ripercorre gli ultimi mesi delle riprese e mostra alcuni retroscena del dietro le quinte inediti al pubblico. Tra questi momenti si vede l’attore britannico, durante la lettura corale del copione, visibilmente commosso quando scopre che Jon Snow, il personaggio che interpreta, dovrà uccidere Daenerys Targaryen.
Sono inoltre emersi altri importanti dettagli sulle condizioni reali che hanno portato alla crisi del trentaduenne: una fonte ha rivelato alla rivista People che Harington non si sia mai realmente abituato a gestire la fama derivata da un successo così enorme e improvviso. Inoltre era talmente legato al personaggio di Jon Snow che la fine della serie lo ha sconvolto profondamente.
Un’altro momento cruciale della sua carriera è stato quando nel finale della quinta stagione Jon Snow viene ucciso: “È stato probabilmente uno dei periodi più bui che abbia mai vissuto in tutta la mia vita. Penso che debba aver avuto qualcosa a che fare con l’essere un “cliffanger” ambulante, ossia il personaggio che canalizza il finale di suspence e tutti pensano che sappia cosa accadrà nella prossima puntata. Questo ruolo non mi è affatto piaciuto. Essere un protagonista e avere tutti i riflettori del più grande fenomeno mondiale su di te per alcuni mesi è molto disorientante, strano, e spiacevole nello stesso momento.“
Ora a Kit l’arduo compito di risollevarsi, di trovare la tranquillità e di focalizzarsi, come aveva prospettato lui stesso in un’intervista rilasciata a marzo, sui nuovi progetti che lo attendono nel prossimo futuro.
Carlo Saccomando