• 2 Novembre 2024
  • DAL MONDO

Kiev denuncia 400 violenze sessuali e quasi 8.500 crimini di guerra

Sono 400 le denunce di stupri commessi dai soldati russi arrivate tra il primo e il 14 aprile alla linea istituita dal parlamento ucraino per raccogliere le segnalazioni e fornire assistenza psicologica. E tra coloro i quali hanno ricevuto delle violenze sessuali ci sarebbero anche dei bambini. È quanto ha dichiarato Lyudmyla Denisova, Commissario per i diritti umani della Verchovna Rada, il parlamento monocamerale ucraino, precisando che da quando la linea è stata istituita il numero delle denunce è in continuo aumento. A riferirlo è il Kyev Independent.

Mentre sono 8.488 i crimini di guerra e di aggressione registrati da inizio conflitto. Lo fa sapere la Procura generale ucraina diffondendo una sintesi dell’attività svolta dall’inizio del conflitto. La quasi totalità dei reati riguardano il mancato rispetto del diritto bellico, 49 la pianificazione, la preparazione e l’avvio di un conflitto d’aggressione e 11 la propaganda di guerra. 

Contro la sicurezza nazionale sono stati registrati 4.026 crimini. In oltre la metà dei casi il reato contestato è la minaccia dell’integrità nazionale e dell’inviolabilità dell’Ucraina, 685 procedimenti sono per tradimento e 60 per sabotaggio. I sospettati, rappresentanti della dirigenza militare e politica russa, sono 620. 

Papa Francesco lancia appelli di pace, ma per Kiev la guerra rischia di durare fino al prossimo anno

In questo momento difficile in cui l’umanità è assetata di pace e di fraternità, è urgente che l’alleanza tra anziani e giovani sia feconda e porti ciascuno, nel suo stato di vita, ad essere testimone e mediatore delle benedizioni di Dio tra i popoli“. Lo ha detto il Papa nell’udienza generale di questa mattina.

Ma nonostante gli appelli alla pace da parte del Santo Padre da Kiev la sensazione è che il conflitto non terminerà a breve. Secondo il consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, la guerra in Ucraina potrebbe durare fino all’inizio dell’anno prossimo. Il consigliere di Zelensky ha evidenziato in primis che l’eventuale fine della fase attiva nel Donbass non rappresenterà la fine della guerra. “Ci saranno ancora azioni tattiche, raid aerei, guerra… È una lunga storia e potrebbe essere molto lunga, potrebbe durare fino al nuovo anno. Tutto dipende da una serie di circostanze“, ha aggiunto. 

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