Anche i tifosi nati in Campania potranno assistere il prossimo 31 agosto al big match della seconda giornata del campionato di Serie A tra Juventus e Napoli. Lo ha reso noto dal proprio sito, il club bianconero, che ha messo una pezza al fiume di polemiche seguite alla diffusione del precedente comunicato, nel quale erano state anticipate erroneamente le misure restrittive.
Tra le disposizioni prese dal gruppo operativo di sicurezza (Gos), riunitosi nella giornata odierna, non compare il divieto di vendita ai nativi campani, mentre permane quello ai residenti in Campania. Le misure riguardano tutti i settori, ad esclusione del settore ospiti per il quale l’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive (ONMS) si esprimerà nelle prossime settimane con una decisione ad hoc.
Tra i personaggi più famosi che si erano opposti pubblicamente alla decisione di negare l’opportunità di assistere all’incontro per i nati in Campania spiccano il giornalista Gad Lerner e l’attore Salvatore Esposito. Il primo attraverso il proprio account Twitter aveva affermato: “Stadio vietato a chi è nato in Campania? Forse la Juventus non se n’è accorta e ha applicato male un consiglio della Questura di Torino ma questo annuncio denunciato oggi da Repubblica è un gravissimo precedente di razzismo pratico applicato.“
Mentre l’attore napoletano e tifoso partenopeo Salvatore Esposito, protagonista della serie tv “Gomorra” nei panni di Genny Savastano, attraverso un video dalla propria pagina Facebook ha voluto lanciare un messaggio forte agli organi che comandano nel mondo del calcio: “Sono nato a Napoli e ne sono fiero, sono nato in Campania e ne sono fiero, sono tifoso del Napoli e ne sono fierissimo. Volevo dire agli organi competenti, all’Uefa, alla Fifa, alla Lega A, che fanno lotte contro il razzismo ‘say no to racism’ e poi permettono che venga vietata la trasferta non solo ai tifosi di una determinata squadra, perché questo accade per tutte le squadre, ma a chi è nato in una determinata zona e a chi è residente in una determinata Regione. Di questo passo credo si arrivi alla vergogna, allo schifo e alla tristezza“
Carlo Saccomando