La Juventus tira un sospiro di sollievo. Il Tribunale federale nazionale ha accettato il patteggiamento della Juventus sul filone “manovra stipendi”. Per la società bianconera arriva solo un’ammenda da 718 mila euro, in cambio della rinuncia a futuri ricorsi e quindi con la volontà di chiudere qui l’intrigata doppia vicenda giudiziaria. Per ora invece non c’è all’orizzonte alcuna forma di patteggiamento per l’ex presidente del club Andrea Agnelli: per lui il processo sportivo è fissato per il 15 giugno.
La società e il popolo juventino vivono ore di attesa per conoscere l’esito del patteggiamento sull’intricata manovra legate agli stipendi. Poco prima delle sentenza sono sono uscite le motivazioni della Corte federale d’appello sul caso plusvalenze, che ha penalizzato la Juventus di 10 punti in classifica, tagliandola fuori dalla prossima Champions League. Per stabilire la quantità della penalizzazione è stato fatto un conto separato per ogni dirigente coinvolto e passando alla cassa di questo fantomatico risporante il conto da pagare è stato di 10 punti, così suddivisi: 4 punti per Paratici, 3 per Andrea Agnelli, 2 per Arrivabene, 1 per Cherubini. Totale, 10. Gli altri proscioglimenti, tra cui quello di Pavel Nedved, avrebbero determinato la riduzione della penalità a -10.
La Corte federale d’appello spiega che “la sanzione della penalizzazione di dieci punti in classifica da scontare nella stagione sportiva in corso, anche in un’ottica equitativa, si rivela del tutto idonea a soddisfare i criteri di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza come innanzi enunciati. Al fine di definire il quantum della sanzione da irrogare alla Juventus, occorre far riferimento, in un’ottica comparativa, al contributo causale di ciascuno, in ragione del ruolo rivestito nella vicenda in esame, ed alle sanzioni irrogate ai quattro Consiglieri operativi, tra cui il presidente della società sportiva, Andrea Agnelli”.
Per la Corte federale d’appello, i 30 mesi di inibizione di Paratici “valgono” 4 punti di penalizzazione, i 24 mesi di Agnelli 3, quelli di Arrivabene 2, mentre i 16 mesi di di Cherubini 1. Mentre per i consiglieri non operativi Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Cartlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano, “la documentazione probatoria offerta dalla Procura federale e, comunque, dalla mole di documentazione allegata al fascicolo di causa non risulta evidenza della loro responsabilità. Con deferimento del 1° aprile 2022, la Procura Federale contestava alla F.C. Juventus S.p.A. ed ai suoi vertici, come ad altre società di calcio, di aver concluso delle operazioni di mercato ‘contraddistinte da una sistematica sopravvalutazione del corrispettivo di cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori coinvolti nei trasferimenti nonché dalla altrettanto sistematica sostanziale corrispondenza (e conseguente compensazione finanziaria) tra i valori attribuiti dalle società ai diritti scambiati ”.