In Italia scendono ancora l’incidenza settimanale dei casi di Covid (da 1.823 su 100mila abitanti a 1.362) e l’indice di trasmissibilità Rt (da 0,97 a 0,93). È quanto emerge dal consueto monitoraggio del ministero della Salute e Iss, nel quale sono stati analizzati i dati relativi alla settimana dal 28 gennaio al 3 febbraio. Anche il tasso di occupazione nelle terapie intensive è sceso dal 16,7% del 27 gennaio al 14,8% del 3 febbraio. Passano da 4 a 3 le Regioni classificate a rischio alto, mentre sono 3 quelle a rischio moderato e 15 quelle a rischio basso.
Più precisamente nel periodo compreso tra il 12 e il 25 gennaio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: al 25 gennaio l’Rt è 0,89 , mentre al 18 gennaio era a 0,96.
Si registra inoltre calo dei tassi di occupazione delle terapie intensive e dei ricoveri in area media. Per le intensive il tasso al 14,8% (rilevazione al 3 febbraio) contro il 16,7% (rilevazione al 27 gennaio), mentre nelle aree mediche a livello nazionale è al 29,5% (rilevazione al 3 febbraio) contro il 30,4% (rilevazione al 27 gennaio).
In diminuzione anche il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (553.860 contro 652.401 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (17% contro 18% la scorsa settimana). È stabile invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38% contro 38%) ed anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (45% contro 45%).
Sono solo tre le Regioni e Province autonome classificate a rischio alto, anche se il report dell’Iss evidenzia l’impossibilità di avere un quadro aggiornato della situazione in tutti i territori a causa dell’incompletezza dei dati ricevuti. Bolzano e Marche sono le uniche con un’incidenza oltre 2.000 casi ogni 100mila abitanti: la Provincia autonoma di Bolzano ha fatto registrare un valore di 2.288,7 e le Marche a 2.128,6 ogni 100mila abitanti. Subito sotto si posiziona il Friuli Venezia Giulia a 1.963,5. Tre Regioni/Pa sono a rischio medio e infine le restanti 15 Regioni/Pa sono classificate a rischio basso.
La maggiore occupazione di letti nelle terapie intensive per pazienti Covid si registra questa settimana nelle Marche, con un valore del 26,3%. Si tratta di un valore record attualmente in Italia. Aumenta così la probabilità di un passaggio di questa Regione da zona gialla ad arancione, considerando anche che l’occupazione in area medica è al 33,1%.
Dietro alle Marche seguono la Provincia autonoma di Trento al 24,4% ed il Friuli Venezia Giulia al 21,1%. Per quanto riguarda i reparti di area medica, invece, la maggiore occupazione di posti letto per pazienti Covid è rilevata questa settimana in Friuli Venezia Giulia (38,8%), Liguria (38,3%) e Sicilia (38,3%).
Se le Marche dovessero passare in zona arancione nella prossima settimana sarebbero 6 le Regioni di questo colore: Valle D’Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Sicilia e l’ultimo arrivo Marche. In zona bianca continuerebbero a permanere Molise, Umbria e Basilicata, mentre tutte le altre 12 rimarrebbero in giallo.